Ancora pochi minuti prima di un faccia a faccia che portebbe risultare decisivo: Real Madrid e Atletico si sfidano per il predominio della città e per il ruolo di antagonista del Barcellona, ormai eccessivamente lontano ma matematicamente ancora raggiungibile.
Un derby della speranza in una città che non vuole arrendersi allo strapotere blaugrana, troppo palese nell’ultimo anno e mezzo e difficilissimo da buttare giù per una realtà come quella madrilena che rappresenta molto di più e non solo in ambito calcistico.
Real e Atletico arrivano a questo derby distratte e lontane dal proprio periodo migliore: le merengues di Zidane dopo una uscita di Champions in cui si salvano solo il risultato ed il golazo di Cristiano Ronaldo aggiunte ad un pari tutt’altro che esaltante contro il Malaga, vivono il periodo di maggiore difficoltà da quando Zizou siede sulla panchina dei Blancos; Simeone invece ha visto i suoi uomini perdere troppi punti nell’ultimo periodo e la trasferta olandese di Champions non ha saputo rallegrare un ambiente in questo momento molto serio e poco sereno.
Migliore attacco e miglior difesa del campionato uno di fronto all’altro, è sicuramente questo il tema chiave del derby di oggi. I numeri stellari degli uomini in Blanco sono giustificati da una linea delantera mozzafiato che pur dovendo fare i conti con l’assenza di Bale ha saputo trovare le contromisure e continuare a fare gol: le statistiche del Real sono sicuramente dovute alle tante goleade che coincidono sempre con partite in cui il risultato è stato sbloccato molto presto.
Dall’altra parte invece la questione è più tecnica: Simeone ha saputo disporre la squadra secondo una filosofia di gioco in ripartenza che permette al suo Atleti di essere letale in avanti nonostante un baricentro decisamente più arretrato rispetto alle altre big del paese. La coppia centrale uruguayana Godin-Gimenez è un’assoluta garanzia per una squadra che si lascia guidare soprattutto moralmente da i propri leader difensivi.
Il lavoro di Zidane fin qui è stato decisamente discreto ma il derby contro l’Atletico è il primo grande incontro della sua gestione. Un tipo di avversario differente dagli altri per il suo Real e tante aspetative per una partita certamente inedita. Sarà interessante capire la mentailtà del francese in partite così delicate che in questo punto della stagione possono realmente fare la differenza. In gare come quella di oggi si può vedere la differenza tra un traghettatore ed un tecnico con cui si può costruire un progetto.
L’Atletico Madrid di quest’anno sicuraentesi è proiettato in una dimensioen superiore ma nella stagione corrente non è ancora arrivato il colpacciocontro una big. La sconfitta netta incassata al Camp Nou contor il Barcellona ha dimostrato l’esistenza di un gap ancora evidente tra i colchoneros e i top club mondiali ma è in partite come quella di oggi che Simeone deve dimostrare di aver fatto maturare una squadra che si è definitivamente affiancata, almeno in classifica, ai due giganti del calcio spagnolo. Una gara in trasferta che potrebbe totalmente stravolgere questa stagione e dimostrareuna volta per tutto che i colchoneros a questi livelli sanno giocare benissimo.
Due giocatori diversi e simili allo stesso tempo che riflettono in tutto e per tutto l’identità delle proprie squadre. Cristiano Ronaldo è un monumento del calcio come il Real e in questa stagione alterna partite da lode ad altre meno concrete e troppo distratte esattamente come il suo Real. Stessa cosa per Griezmann: il francese è in tutto e per tutto il riflesso dell’Atletico. Potenzialità paurose e una grandissima stagione per confermare una volta per tutte di essere uno dei più forti al mondo. La crescita di Griezmann di quest’anno ha completato un ragazzo che adesso sa giocre sia da esterno d’attacco sia in una posizion più centrale che lo porta a trovare con più frequenza la via del gol e adesso sogna di trascinare Atletico e nazionale francese a grandi successi con le sue giocate.
Un derby della speranza per l’ultimo tentativo di rimanere in scia ad un Barcellona imprendibile: oggi Madrid deve eleggere la sua prescelta per rincorrere i catalani.
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