Di Rayan Cherki abbiamo accennato, mai parlato. La pausa forzata dai campionati ci dà l’opportunità di fermarci tutti e riflettere su quanto accaduto finora nei massimi tornei continentali. D’altronde, parliamo di un sedicenne già sul taccuino dei più grandi club al mondo e su cui il Lione di Rudi Garcia punta fortissimo per il futuro.
Il suo nome non sarà certo nuovo per gli appassionati di calcio giovanile. Dopo aver bruciato le tappe giocando ben presto con colleghi più grandi di lui, è quest’anno balzato all’onore delle cronache per essere tra i migliori marcatori della Youth League. Terzo, per la precisione, con 5 reti segnate dietro a Troy Parrott (Tottenham, 6) e Piccoli (Atalanta, 8).
Le sue prestazioni hanno piano piano tentato Sylvinho, prima, e Rudi Garcia, poi, portandolo ad accumulare qualche minuto tra campionato e coppe. Lecito è usare il plurale visto che, oltre alle due coppe nazionali, ha toccato già gli ambiti campi della Champions League contro lo Zenit San Pietroburgo. La partita che lo ha portato sulle copertine è senz’altro quella contro il Nantes in Coupe de France.
Un gol scartando Lafont e una botta ravvicinata hanno subito indirizzato la partita verso la vittoria e verso una giornata da ricordare per il trequartista nato a Pusignan. Una partita che ha sbloccato in lui la grande consapevolezza mostrata con le giovanili. Quella sfrontatezza di chi sa di avere una marcia in più. A testa alta per tutta la durata del match e senza paura di sbagliare: la palla regalata a Tousart è esattamente questo. Un tracciante che taglia in due campo e difesa e dà al futuro centrocampista dell’Herta Berlino un’occasione troppo ghiotta per essere sbagliata. Il rigore procurato e la palla per la rete di Dembelé suggellano una partita da 8 in pagella moltiplicando l’amore dei tifosi per questo grande talento.
Da quando ha sette anni veste la maglia dell’OL e la sua fantasia non è mai passata inosservata. Il suo stile di gioco è da vero numero 10. Quel giocatore che galleggia sulla trequarti e deputato al lancio degli attaccanti. Non è molto alto, ma al contempo non è velocissimo. Ha un ottimo allungo ed è difficile da buttare giù quando parte. La capacità naturale di svariare gli dona un’imprevedibilità complicata da arginare. Quando ha il pallone i difensori non sanno letteralmente dove guardare e al primo errore in appoggio sulle gambe, Cherki cambia direzione lasciandoli sulle ginocchia. Sa partire anche da un passo indietro, da mezzala, senza perdere in imprevedibilità.
Real, Barcelona e Juventus sembrano le squadre più interessate a lui, ma Rudi Garcia non sembra mosso al punto da concedergli più minuti. Il rendimento altalenante del Lione e il grave infortunio occorso a Depay e Reine-Adelaide potrebbero essere occasioni troppo frettolose per far cadere sul franco-algerino una responsabilità difficile da sopportare per un 16enne.
Il limite più grande che può avere un ragazzo come lui è proprio quello di avere fretta. Rudi Garcia sembra essere molto padre in questo e non vuole sprecare un centesimo delle sue doti. Per questo, il presidente Aulas pare intenzionato a tenere Cherki nella sua scuderia un altro anno a meno di offerte folli. Vedere il giovane Rayan titolare col progredire della prossima stagione non è utopia. L’OL crede fortemente in lui.
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