Altra amichevole di lusso in terra austriaca, e in quel di Amstetten, nella Bassa Austria, si affrontano il Rapid Vienna e il Celtic Glasgow. I viennesi vengono da una stagione molto più che fallimentare, dove sono sempre stati ben lontani dal primo posto e, perdendo la Finale di Coppa d’Austria hanno addirittura mancato l’accesso in Europa. E come ciliegina sulla torta, i primi due derby nel nuovissimo Allianz Stadion sono andati ai Viola dell’Austria. Evidentemente non basta avere uno stadio nuovo e moderno per far arrivare i risultati, ma serve tanto lavoro e tanta organizzazione.
Djuricin è stato promosso ad allenatore della prima squadra nelle ultime giornate e i buoni risultati gli sono valsi la conferma, vedremo se sarà all’altezza.
Sotto un bel sole e una bella giornata di calcio, davanti al tutto esaurito dell’Ertl Glas Stadion (3.300 spettatori) il Rapid non schiera fin dall’inizio i nuovi arrivati, il giovane portiere Gartler dal Kapfenberger, l’attaccante Prosenik rientrato dopo qualche bella annata al Wolfsberg e il neo arrivato Boli Bolingoli-Mbombo dal Brugge, ma mantiene l’ossatura dell’anno scorso.
La partita è molto piacevole e molto divertente e il gioco è sempre in mano ai bianco verdi, oggi in rosso, di Vienna, mentre il Celtic sembra svogliato e addirittura annoiato nel giocare questa partita. Molti passaggi elementari sbagliati e nettamente indietro nella condizione rispetto ai rivali austriaci. Il portiere Gordon sembra Dottor Jekyll e Mister Hyde, pronto tra i pali, ma goffo e pericoloso con i piedi, soprattutto quando passa la palla a Schwab che tenta un pallonetto ma il palo lo ferma. Il Rapid gioca bene e di prima, ma la rete non arriva e il problema gol che ha attanagliato i capitolini sembra roseguire anche quest’anno. A fine primo tempo Boyata, con un retropassaggio scellerato al proprio portiere, lancia Joelinton che aggira Gordon che lo attera ed è rigore. Lo stesso brasiliano dal dischetto non sbaglia e il primo tempo si chiude per 1-0. Troppo brutto questo Celtic per essere vero, troppo indietro di condizione per essere una squadra che fra 10 giorni affronterà un preliminare di Champions League.
Nella ripresa la partita non ha più senso. A inizio ripresa il Rapid cambia addirittura 10 giocatori lasciando solo il centrocampista Auer, poi sostituito al 70′. Rodgers farà ancora meglio al 63′ quando cambia l’intera squadra. Ed entra anche il giovane talentino Dembelè che ha l’occasione del pareggio con il secondo rigore di giornata trasformato battendo il subentrante Sterbinger.
1-1 dunque ad Amstetten, ma ne esce soddisfatto solo il Rapid che ha disputato una splendida partita e che ha da recriminare solo per non aver chiuso il primo con tre o più gol di vantaggio. Per il Celtic, invece, c’è poco da stare sereni e se non si troverà la condizione, o si avrà un approccio come quello odierno, anche i nordirlandesi del Linfield o i sanmarinesi de La Fiorita potrebbero essere un ostacolo nel proseguio della Champions League.
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