Nella notte in cui tutti aspettavano il primo gol di Robert Lewandowski con la maglia del Barcellona la scena l’ha rubata Raphinha. Per via dell’acquisto clamoroso del polacco ex Bayern ci si è dimenticati dell’imponenza della campagna acquisti estiva blaugrana, che comprende fra i tanti anche il brasiliano arrivato dal Leeds per 58 milioni, una delle operazioni più discusse per quanto riguarda l’aspetto economico in questa fase storica del Barça, ma che potrebbe essere anche tra quelle più vantaggiose.
Real Madrid-Barcellona non potrà mai essere una vera amichevole: anche a Las Vegas, anche alle 5 di mattina. E infatti lo si è visto nei contrasti, negli accenni di rissa, nei cartellini tirati fuori. È stato un Clásico vero senza nulla di grosso in palio, se non un ruggito precampionato per far capire all’altro che stagione sarà. E in questo palco di lusso estivo il padrone è stato proprio Raphinha, capace di brillare nella notte di Lewa.
Era difficile aspettarsi più di tanto da Lewandowski, arrivato da poco e tirato in mezzo dal 1′ più per far contento un pubblico americano sempre a caccia delle grandi star che per effettiva necessità, visto che serviranno più allenamenti per vederlo inserito negli schemi di Xavi. Un paio di tiri, qualche bella apertura e poco più, ancora presto prima di vedere la sua vera versione catalana.
Raphinha invece la sua versione l’ha trovata in fretta, sia per qualche allenamento in più col gruppo, sia per delle caratteristiche che si sposano perfettamente con questo tipo di calcio. E infatti i suoi guizzi si sono visti sin da subito, con una progressione di prestazione che l’ha portato a segnare il gol che poi questo Clásico de Verano l’ha deciso. Prima qualche giocata appariscente ma non sempre concreta, anzi spesso fermata da un ottimo Rudiger, poi il lampo che ha deciso la partita. Un tiro da fuori col suo mancino dritto, potente e imparabile anche per Courtois, uno che recentemente ha riscritto il concetto di questo aggettivo. È bastato un assist al contrario di Militão per scatenare quella che sembra essere la furia Raphinha, l’esterno dai mille colpi e le mille giocate.
Brillante al punto di essere confermato anche nel secondo tempo prima dell’imponente e classica girandola di cambi. In questo sistema a tre attaccanti ha giocato sia a destra che a sinistra nella stessa partita, risultando forse più pericoloso quando gioca dal lato del piede debole, vista la sua abilità nel puntare la porta in diagonale. In ogni caso quello che è sicuramente l’acquisto più discusso dell’estate del Barça è stato in grado di far sognare con grande rapidità i suoi nuovi tifosi. In fondo all’inizio della Liga mancano solo due settimane e una prestazione così con gol decisivo nell’1-0 al Real Madrid, sicuramente più provante rispetto al 6-0 all’Inter Miami dove aveva trovato sia gol che assist, è una splendida maniera per presentarsi.
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