Claudio Ranieri il “gentleman” del calcio per la seconda volta in tre anni: il tecnico del Cagliari ha ricevuto il riconoscimento intitolato a Gigi Simoni succedendo a Pioli e… sé stesso, portandosi a casa il premio riservato agli allenatori che si distinguono per educazione in campo e rispetto degli avversari.
Un premio più che meritato anche alla luce di diversi “precedenti”. In primis, uno dei gesti simbolo della scorsa stagione, proprio quello che gli è valso il “gentleman”. Storia della scorsa estate. Il Cagliari acciuffa a tempo quasi scaduto la serie A sul campo del Bari che stava già pregustando la promozione. Un gol, quello di Pavoletti, che gela il San Nicola. Lo spicchio riservato ai tifosi isolani invece trabocca di entusiasmo. Anche troppo. Alcuni supporters sardi intonano canti e cori di scherno nei confronti dei padroni di casa. Ranieri invita la sua gente a non infierire sulla delusione dei baresi. Il gesto ripreso dalle telecamere fa il giro del mondo, ma non è certo il primo.
Un altro gesto di grande Fair Play risale al 2020/2021 quando l’Inter, fresca del titolo di Campione d’Italia appena conquistato si presenta davanti al pubblico di San Siro incrociando la Sampdoria di Claudio Ranieri. Il tecnico chiede ai suoi uomini di omaggiare i nerazzurri schierandosi in due file perpendicolari all’ingresso del terreno di gioco in modo da creare una sorta di picchetto d’onore agli avversari al momento dell’ingresso in campo. Un gesto usuale in Spagna e in Inghilterra, piuttosto lontano, in tutti i sensi, alle nostre latitudini. Eppure Ranieri persuade i blucerchiati a rompere la tradizione. A proposito di Inghilterra, Ranieri riesce a uscire da signore anche quando… litiga. Nessuno è un santo, neanche Sir Claudio che durante la sua esperienza in Inghilterra, come molti suoi colleghi, fra l’altro, arriva ai ferri corti con José Mourinho. Il portoghese ha una uscita particolarmente infelice, al limite della maleducazione, nei confronti del tecnico testaccino definendolo un settantenne con chiaro intento offensivo. Il grande freddo è stato superato e i due sono anche diventati amici.
La bontà della scelta di assegnare un premio da “gentleman” a Claudio Ranieri è ampiamente giustificabile, quasi al limite dell’indiscutibile. Del resto, basti leggere la sua carriera. È forse l’unico allenatore italiano che ha allenato in piazze caldissime senza mai essere divisivo riuscendo anche a “resistere” a Inter e Juventus. Seduto su entrambe le panchine, senza essere stato mai contestato per il suo passato. In nessuno stadio italiano, dove non si risparmiano accoglienze sonore e spesso sin troppo colorite, è stato mai preso di mira. Un gentleman, appunto.
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