La Roma di Claudio Ranieri torna da Venezia come deve: tre punti a basso regime contro una squadra che occupa la bassa classifica. Massimo risultato con il minimo sforzo. Tre punti a risparmio energetico importante in vista dell’andata dei play off di Europa League ad Oporto, alla luce delle ultime vicende giallorosse il vero spartiacque della stagione.
La vittoria a Venezia aiuta la Roma a fare punti ma non chiarezza. Le dichiarazioni di Claudio Ranieri, che ha smesso i panni dell’allenatore indossando quelli da dirigente, hanno lasciato poco spazio alle interpretazioni. I giallorossi non possono permettersi spese folli sul mercato, perché l’accordo con la UEFA impedisce di muoversi al di là di certi parametri. Una secchiata d’acqua gelida sulle ambizioni a breve e lungo termine di una Roma che lo stesso Ranieri, non più di qualche settimana fa, aveva indicato come club alla ricerca di un allenatore top per tornare nell’élite del calcio italiano. Dichiarazioni di Ranieri che stridono anche quelle di Ghisolfi, responsabile dell’area tecnica giallorossa che non aveva mai fatto accenno al FPF parlando di scelte sostenibili e ha parlato di “voler vincere oggi e nello stesso lavorare per il futuro”. Curioso anche il misunderstanding legato al caso Lucca. L’attaccante dell’Udinese, parola di Ranieri, era stato seguito. “Mai preso in considerazione un suo arrivo” le dichiarazioni di Ghisolfi. Qualcosa, evidentemente non torna. O qualcuno dei due mente.
Al netto delle dichiarazioni divergenti, c’è comunque un minimo denominatore. La Roma ha bisogno di liquidità per investire sul mercato e partecipare a competizioni attrattive per calciatori e allenatori di alto livello. Soldi e condizioni che possono e devono arrivare solo attraverso il raggiungimento di determinati ed importanti risultati sportivi. Con queste premesse, l’Europa League diventa in assoluto l’obiettivo tecnico ed economico della Roma. Il campionato, del resto, offre poche prospettive. Otto risultati utili consecutivi e due punti di media a partita hanno allontanato i giallorossi dalla zona calda ma non li hanno avvicinati più di tanto alla zona Europa. Inevitabile, considerando i mesi gettati alle ortiche durante la gestione Juric, quando la squadra ha accumulato un ritardo evidentemente incolmabile. Sfumata la Coppa Italia, la strada più breve e redditizia, anche perché apre le porte della Champions League, si lega alla seconda competizione europea. Arrivare in fondo significherebbe, fra l’altro, anche garantirsi, al netto del successo sportivo, una pioggia di milioni di euro necessaria per il progetto di un club che naviga nell’incertezza.
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