Comanda Mourinho che, dopo la vittoria nel Community Shield, ritrovava Ranieri per la prima gara della sesta giornata di Premier League; una sfida sempre affascinante sia per il valore delle due squadre, sia per l’eterna rivalità tra i due manager. Ranieri voleva la rivincita dopo la sfida di fine estate, Mourinho era intenzionato a confermare la sua superiorità sul collega romano. Alla fine a spuntarla è stato lo United che, dopo le due sconfitte contro City e Watford, riprende l’inseguimento ai blu di Manchester.
Sono bastati ventitré minuti allo United per chiudere la pratica Leicester; dal goal di Smalling alla rete di Pogba è stato dominio puro dei “Red Devils” che hanno scaricato tutta la loro forza sulle “Foxes“, incapaci di contrastare l’onda d’urto dei rossi di Manchester. Le due sconfitte consecutive con cui gli uomini di Mourinho si presentavano alla sfida contro i campioni d’Inghilterra, avevano fatto piovere non poche critiche sullo “Special One” e sulla sua squadra. Ma il rumore dei nemici per il l tecnico portoghese è sempre stato un incentivo in più, e anche oggi lo ha dimostrato. José ha schierato lo United con il consueto 4-2-3-1 ma con due novità importanti: Rooney in panchina e Herrera al fianco di Pogba per permettere al talento francese di essere più libero in campo e più dentro la partita. Risultato? Il Manchester chiude il primo tempo con un netto 4-0 e l’ex juventino realizza la quarta rete. Non sappiamo se Mourinho abbia trovato la formula giusta per la sua squadra, ma ha data una lezione pesante a Ranieri, dimostrando che quanto accaduto un anno fa è l’eccezione e non la norma.
Che non sarebbe stato facile si sapeva; che la meravigliosa favola scritta l’anno scorso fosse qualcosa di difficilmente ripetibile era abbastanza scontato ma forse Ranieri non si aspettava un crollo di queste proporzioni da parte dei suoi ragazzi. Perdere con il Manchester ci sta (il Leicester non sarà l’unica squadra ad uscire da Old Trafford con zero punti) ma quello che non farà per nulla contento l’ex tecnico della Roma è l’atteggiamento mentale con cui “le Foxes” sono scese in campo. E se il pensiero della Champions può aver influito sulla partita del Leicester, la coppa dalle grandi orecchie non può diventare un alibi perché prestazioni come quelle di oggi sono difficilmente accettabili. Ranieri dovrà ricorrere a tutta la sua esperienza per far capire ai suoi che questa stagione va affrontata con più cattiveria rispetto a quella passata, altrimenti il rischio di affondare è alto. Un altro aspetto sul quale l’allenatore romano dovrà lavorare è la difesa, autentico fortino nella passata stagione e che quest’anno sta manifestando non pochi problemi. Quello di oggi è il secondo 4-1 che il Leicester si vede infliggere. Unica nota positiva è il ventenne Gray che nella ripresa ha dato quella vivacità che sarebbe servita alle “Foxes” dal primo minuto.
Comanda lo United che riprende la rincorsa alla vetta della classifica, attualmente occupata dal City di Guardiola. Rimandato, invece, il Leicester che deve trovare in fretta l’alchimia giusta per non compromettere una Premier che vuole anche le “Foxes” tra le protagoniste.
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