Nell’anticipo delle 13.30 della ventiduesima giornata di Scottish Premiership, i Rangers si impongo 0-2 sul campo del Motherwell, a segno Kenny Miller e il nuovo arrivato Emerson Hyndman.
La partita al Fir Park non si apre nel migliore dei modi per i Gers, restano infatti con un uomo in meno dopo appena cinque minuti di gioco a causa dell’ espulsione di Michael O’Halloran, autore di uno sconsiderato fallo ai danni di Carl McHugh. La parità in campo viene tuttavia ristabilita già al ventisettesimo minuto quando l’australiano Scott McDonald si fa rifilare un rosso diretto per un fallo su Miller, l’ex Celtic aveva peraltro in precedenza sciupato una buona occasione per portare in vantaggio i Steelmen.
I goal arrivano entrambi nella ripresa prima con l’intramontabile Miller, che mette a segno il suo terzo goal in una settimana al Motherwell, dopo i due segnati a Ibrox in Coppa di Scozia, e poi praticamente allo scadere con Hyndman, che timbra così il suo esordio dal primo minuto in campionato. Una vittoria molto importante nella corsa al secondo, che permette agli uomini di Mark Warburton di mantenere i due punti di vantaggio sull’Aberdeen, anche se i Dons hanno una partita in meno.
Buona la prima dunque per Emerson Hyndman, che aveva già comunque giocato uno scampolo di partita in SFA Cup, reduce da un inizio di stagione in cui non aveva praticamente mai visto il campo con il Bournemouth. L’americano ha grande grande visione di gioco palla al piede, ottima tecnica e personalità in campo, come ha fatto vedere negli scorsi anni al Fulham, deve ancora migliorare molto sul piano fisico, dove è risulta molto leggero, soprattutto per il campionato scozzese. Hyndman è il prototipo del calciatore moderno, può giostrare su tutti i ruoli della mediana, anche se attualmente si esprime meglio da trequartista. Un talento precocissimo, che a dodici anni già era aggregato alla prima squadra di Dallas allenata dal nonno, e che non va assolutamente perso per strada.