Ramos rovina la festa al San Paolo, 3-1 Real Madrid

Un primo tempo meraviglioso, il vantaggio targato Mertens e la speranza, poi il fulmine a ciel sereno: Ramos ne mette due nel giro di pochi minuti e chiude definitivamente i giochi, Morata rende più amara la serata del San Paolo che non ha mai smesso di sostenere i propri ragazzi, autori di una buona prestazione resa vana dalla differenza tecnica dei singoli. Il Real Madrid vola ai quarti di finale con due vittorie, entrambe ottenuto per 3-1; il Napoli esce tra gli applausi del proprio pubblico e con la speranza di poter ottenere un risultato diverso in futuro, continuando un progetto di crescita che negli ultimi anni, in particolar modo da quando è arrivato Sarri, ha dato i frutti sperati.

Primo tempo a tinte azzurre – Il Napoli parte subito fortissimo e riesce a sbloccarla praticamente subito: Hamsik, perso da Modric, libera Mertens che, a tu per tu con Navas, trova il gol della speranza. Passano pochi secondi e i Blancos sfiorano il pareggio: Ronaldo spunta davanti a Reina e centra il palo. Duello a distanza per il conto dei legni: Mertens colpisce il palo illudendo tutto il San Paolo. Il finire di prima frazione è un crescendo di emozioni che, purtroppo per i sostenitori partenopei, non porta al tanto desiderato raddoppio.

 

 

Ripresa nel segno di Ramos – Alla fine della fiera la differenza la fanno i giocatori e, fondamentalmente, è questa la ragione per cui il Real Madrid è riuscito a vincere. Il Napoli ha seguito lo stesso canovaccio tattico della prima frazione salvo poi crollare dopo la doppietta, nel giro di pochi secondi, da parte di Sergio Ramos, sempre più uomo decisivo e marcatore nei momenti topici della sfida. Il finale della sfida è colmo di amarezza: Morata chiude definitivamente i conti beffando Reina, dopo una ribattuta. Resta il rammarico ma nella doppia sfida i Blancos hanno meritato il pass per i quarti di finale di Champions League.

Beffa storica – Come successo trent’anni fa, il Napoli esce con il Real Madrid in una gara per molti aspetti simili a quella del 1987: dopo il vantaggio iniziale targato Francini, i partenopei si fanno recuperare. Allora il gol fu segnato da Butragueno al termine della prima frazione, oggi nella seconda: dopo 40 anni non cambia il risultato.

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