Adrien Rabiot, luci a San Siro. I due gol del centrocampista francese nel 3-1 maturato nella sfida contro l’Italia, evidenziano difetti che prendono la forma della lacuna per la nazionale di Spalletti. Gli azzurri continuano a subire gol su calcio piazzato.
Qualche merito, anche più di qualche, ce l’ha anche Rabiot che da queste parti si esalta spesso. Il “Meazza” porta evidentemente fortuna al centrocampista francese che qui ha segnato il suo primo gol in Italia con la maglia della Juventus e sempre a queste latitudini ha ritrovato la via della rete in nazionale dopo il ritorno. Secondo e terzo gol in uno stadio rimasto abbagliato dalla sua prestanza fisica e tecnica nel 2019/2020 quando il francese segnò una delle due reti bianconere in casa del Milan. In quella occasione il gol non fu sufficiente (4-2 per i rossoneri), questa volta invece la doppietta permette alla Francia di ribaltare i destini del girone e centrare il primo posto superando al fotofinish proprio gli azzurri.
Una prestazione maiuscola, quella del centrocampista dell’Olympique Marsiglia che lascia in eredità qualche interrogativo ai tifosi della Juventus. Andato via e sostituto dall’oggetto misterioso (sinora) Douglas Luiz, Rabiot ha asfaltato Locatelli, oggi titolare inamovibile nello scacchiere tattico messo in piedi da Thiago Motta. Non è forse il caso di lasciarsi andare ai rimpianti, anche perché è stato lo stesso Rabiot a lasciare Torino, ma è innegabile porsi perlomeno qualche interrogativo, se non altro sull’addio a parametro zero di un calciatore evidentemente ancora in grado di spostare gli equilibri.
La doppietta messa a segno da Rabiot premia il coraggio di Didier Deschamps. Il commissario tecnico della Francia ha sempre puntato moltissimo sulle qualità di un centrocampista con doti fuori dal comune. Al netto delle due reti, si è rivisto il tuttocampista che abbina forza, tecnica e, come direbbe Spalletti, un “motore” che raggiunge giri altissimi, spesso insostenibili per i dirimpettai. Al netto del lungo stop, Rabiot è tornato immediatamente un titolare inamovibile, sia con la maglia dei blues che con quella dell’Olympique Marsiglia. A livello fisico e tecnico, da San Siro arriva la conferma: Rabiot resta una fuoriserie. Quasi un lusso per il campionato francese. E chi sa se l’Olympique Marsiglia non sia un nuovo trampolino di calcio per una nuova vita calcistica in Premier o in Spagna, mete solo sfiorate la scorsa estate.
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