La Lazio di Simone Inzaghi è ancora imbattuta in questa Champions League e sta mantenendo un ruolino di marcia perfetto con successi a Roma e pareggi in trasferta. Contro il Brugge basterà il pareggio per passare il turno, ma non si possono fare calcoli. Rimane sicuramente un’ottima edizione quella biancoceleste che puntano a farla diventare storica come in queste altre due occasioni.
CHAMPIONS LEAGUE 1999-00
La miglior stagione di sempre della Lazio in Champions coincise anche con la sua prima storica partecipazione. La banda di Eriksson era lanciata verso una storica doppietta campionato/Coppa Italia, ma con un po’ più di fortuna avrebbe potuto arrivare fino in fondo anche in Europa. Il primo girone fu dominato in lungo e in largo con quattro vittorie su Dinamo Kiev e Maribor e due pareggi con il Bayer Leverkusen. Tredici gol fatti e solo tre subiti rappresentano perfettamente la supremazia biancoceleste sugli avversari con Salas e Inzaghi autori di tre reti a testa. Nel secondo girone Stanković e Conceição regalarono subito la vittoria al Velódrome contro il Marsiglia, ma le difficoltà erano dietro l’angolo. All’Olimpico il Chelsea riuscì a strappare un pareggio, mentre una doppietta di Tomasson regalò il successo al Feyenoord e nel ritorno in Olanda arrivò un altro 0-0. Servivano dunque due vittorie nelle ultime due giornate e furono due notti da sogno. I francesi vennero travolti a Roma per 5-1 con Simone Inzaghi assoluto protagonista con quattro reti, mentre a Stamford Bridge arrivò il capolavoro. Dopo aver subito il gol di Poyet fu ancora Inzaghi a pareggiare prima che una punizione di Mihajlović determinò l’1-2 finale che valse addirittura il primo posto. L’avversario ai quarti di finale fu il Valencia ma all’andata al Mestalla fu un vero massacro. I pipistrelli vinsero per 5-2 dopo un inspiegabile blackout generale biancoceleste. All’Olimpico fu Verón a voler suonare la carica ma il suo gran gol non bastò per passare il turno e l’1-0 condannò i romani all’eliminazione.
CHAMPIONS LEAGUE 2000-01
Da campione d’Italia in carica la Lazio si presentò alla massima competizione europea per club con grande ambizioni. Il grande protagonista delle prime due gare fu Simone Inzaghi che segnò tre reti tra Shakhtar Donetsk e Sparta Praga, entrambe vinte per 3-0. Nei due scontri diretti contro l’Arsenal arrivarono una sconfitta a Londra e un pari all’Olimpico, ma le vittorie ancora su ucraini, da incorniciare la tripletta di Claudio López, e cechi diedero ai biancocelesti il primo posto del girone alla pari con gli inglesi. Nel secondo raggruppamento non sembrava impossibile la qualificazione, perché oltre ai campioni in carica del Real Madrid vi erano Leeds e Anderlecht. Il girone d’andata fu però da incubo, con tre sconfitte in altrettante partite e la beffa al Bernabéu con il rigore al novantesimo di Figo per il 3-2 dopo l’iniziale vantaggio di Crespo. Nedvêd e Crespo provarono a regalare la vittoria all’Olimpico contro i blancos ma Solari e Raúl decretarono il 2-2 finale e a nulla valse la vittoria sui belgi e il 3-3 di Elland Road.
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