In Sudamerica le qualificazioni per il Mondiale di Qatar sono già cominciate e nella giornata di martedì si disputerà l’intero secondo turno con partite assolutamente da non perdere. Per alcune big rischia di essere solamente una giornata interlocutoria, ma non mancherà il grande big match, che sarà quello che andrà a chiudere l’intero programma di questa sosta. Andiamo a conoscere il programma sfida per sfida.
Dici Bolivia-Argentina e pensi immediatamente al 6-1 del 2009. Non c’è trasferta a La Paz della Selección che non rievochi quella storica sconfitta all’Hernando Siles, che sarà ovviamente ancora il teatro della sfida. Che il calcio boliviano si basasse principalmente sul fattore campo, quindi sull’altura, era cosa ben nota, ma la percezione di quanto facesse la differenza la si ebbe nel concreto in quella sfida, ancor più che nella storica edizione della Copa América del 1997 in cui la Verde arrivò fino alla finale (l’unica vittoria nel torneo, ovviamente in casa, è datata 1963). Per l’Argentina però non ci sono possibilità di errore questa volta, perché il cammino verso il Mondiale deve essere in tranquillità assoluta, al contrario dell’ultima edizione e soprattutto di quella che portava in Sudafrica, dove accadde il disastro dei sei gol subiti.
L’Uruguay nell’ultimo turno se l’è cavata con una vittoria difficile in casa contro il Cile, arrivata grazie a un rigore decisamente generoso e a una rete oltre il novantesimo, ma il nuovo corso, ancora firmato Tabárez, sembra avere tantissime risorse per essere competitivo a lungo. I tanti calciatori inseriti in questi anni, molti nati nella seconda metà degli anni novanta, danno alla Celeste grandissime prospettive per questa seconda parte del quadriennio mondiale, tanto da far presentare questa nazionale come una delle più futuribili dell’intero Sudamerica. Attenzione però all’Ecuador: il Tricolor con Alfaro in panchina ha messo in difficoltà l’Argentina e andare a batterli in casa non sarà affatto facile, soprattutto per una nazionale abituata a grandi partenze in questo tipo di torneo.
Sicuramente sulla carta è la partita meno avvincente del programma per livello tecnico, ma forse è proprio per questo che diventa una gara chiave. Entrambe le squadre sognano in maniera un po’ forzata un cammino miracoloso per arrivare al quinto posto, seppur le possibilità non siano poi così concrete. Il Venezuela arriva dalla sconfitta con la Colombia, ma sa che il pesante passivo è dovuto alla prolungata inferiorità numerica e che la squadra può offrire sicuramente qualcosa in più valorizzando i diversi giovani a disposizione (i granadini Machís ed Herrera su tutti); il Paraguay invece con un gruppo più consolidato viene da un pari con il Perù che ha lasciato qualche dubbio, ma dovrà riscattare lo scontro diretto che gli impedì di partecipare allo scorso Mondiale. Sarà una sfida tiratissima.
Tempo di rivincite a Lima. All’Estadio Nacional va in scena un rematch della finale dell’ultima Copa América, dove il Perù proverà a vendicare quella partita in cui il Brasile ha interrotto un sogno che avrebbe avuto del clamoroso. La squadra di Gareca si presenta non con troppe novità rispetto ad allora, anzi anche con diverse defezioni che non sono potute partire per questo slot. Per questo sembra che il Brasile sia destinato a replicare quanto visto nel 2019, con una squadra che contro la Bolivia ha dato spettacolo: ma si sa, gare così sono imperdibili in Sudamerica, tra l’enorme storia di questo faccia a faccia e l’importanza di 3 punti in un contesto del genere.
Il big match come detto arriva in fondo. Perché nessuna partita di questo turno è attesa quanto Cile-Colombia: due nazionali forti che si giocano tantissimo. La Roja è partita col piede sbagliato contro l’Uruguay e adesso è obbligata a vincere per non rimanere troppo indietro in un cammino già di suo molto complicato: solo che avrà davanti a sé una nazionale di grande livello, cresciutissima in questi anni con i suoi singoli. DI fatto la Cafetera è la favorita per la quarta posizione, l’ultima che dà un accesso diretto al Qatar, ed ecco perché per una squadra in bilico come il Cile è fondamentale rubare punti sin da ora alla concorrenza. Visto l’inizio però la tensione sarà altissima.
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