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Qualificazioni Mondiali 2018: i risultati dei Gruppi G e I

Serata nera per l’Italia; gli azzurri non vanno oltre l’uno a uno con la Macedonia. Pareggio che garantisce agli uomini di Ventura il secondo posto nel girone ma non da la certezza di essere testa di serie ai prossimi e decisivi spareggi per accedere ai Mondiali di Russia. Nella serata di oggi, però, si sono disputate altre partite; andiamo a vedere i risultati per le qualificazioni Mondiali dei Gruppi G e I.

Qualificazioni Mondiali 2018: i risultati

Gruppo G

Liechtenstein-Israele 0-1

Partita senza importanza tra due nazionali che non avevano nulla da dire; i padroni di casa subiscono la nona sconfitta in altrettante partite. Israele, con questo successo firmato Tibi, ha la certezza di finire le qualificazioni al quarto posto.

Spagna-Albania 3-0

Bastano meno di trenta minuti alla Spagna per archiviare la pratica Albania e confermare il primato nel girone (più 5 sull’Italia seconda). Continua il monento magico di Isco, autore di un goal ed un assist. Gli uomini di Panucci giocano una discreta gara e forse avebbero meritato il goal della bandiera.

Gruppo I

Croazia-Finlandia 1-1

Suicidio calcistico della Croazia che si vede raggiungere nel finale da una Finlandia mai doma. Mandzukic (autore del momentaneo vantaggio) e compagni, con questo pareggio, vengono scavalcati dall’Islanda e ora dovranno accedere al Mondiale passando per lo spareggio.

Kosovo-Ucraina 0-2

Dura sessanta minuti la resistenza del Kosovo che poi crolla di fronte all’Ucraina. I ragazzi di Shevchenko trovano un successo fondamentale che, unito al pareggio della Croazia, regala ancora qualche speranza di essere presenti in Russia l’estate prossima.

Turchia-Islanda 0-3

La partita più interessante (visto anche il risultato) di queste qualificazioni Mondiali è stata senza dubbio Turchia-Islanda; i padroni di casa vengono travolti dagli uomini di Hallgrimsson che, oltre ai tre punti, ottengono anche il primato del girone e ora basterà battere Kosovo per accedere direttamente al Mondiale. La Turchia, invece, resta a casa.

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