Si chiude il terzo turno di qualificazione della Coppa d’Africa con l’Egitto che vince anche senza l’apporto di Salah, bloccato dal COVID: i faraoni tornano in testa al loro gruppo raggiungendo il Comoros. Bene anche il Benin che approfitta del pari della Sierra Leone e agguanta la seconda posizione del girone L: unico pari quello tra Angola e Repubblica Democratica del Congo con le due nazionali che non si fanno male e restano ancora in corsa per un posto nella competizione del 2022.
Si è giunti alla fine del terzo turno di Coppa d’Africa con il ritorno dell’Egitto che aveva iniziato il girone con due pareggi, il peggior cammino tra le big: la formazione dei faraoni non si fa trovare impreparata nonostante la mancanza della sua stella Salah. La gara contro il Togo è più ostica del previsto con un primo tempo avaro di emozioni ed in completo equilibrio con pari occasioni da ambo le parti e poca precisione sotto porta. Nella ripresa si accendono i padroni di casa che sfruttano l’unica vera occasione con Attia che permette all’Egitto di strappare i primi 3 punti in questa fase delle qualificazioni: il trionfo porta il primo posto nel gruppo G a pari punti con il Comoros e con il Kenya a due lunghezze di distanza, ancora pienamente in corsa.
Scialbo 0-0 per la Repubblica Democratica del Congo che non riesce a sconfiggere un’Angola tenace e organizzata: un tempo a testa per le due nazionali che alla fine preferiscono non farsi del male. Un punto a testa, il primo per gli angolani che, paradossalmente, restano ancora in corsa nel girone per il secondo posto. Il Gabon domina con 3 lunghezze di vantaggio sul Gambia: seguono DR Congo e Angola che sperano nel miracolo delle prossime sfide.
Chiudiamo, infine, con Benin e Lesotho, gara abbastanza scontata sulla carta. Il ko del modesto Lesotho, condanna la nazionale alla quasi certa eliminazione dalla futura Coppa d’Africa con un solo punto in 3 gare. Il Benin balza al secondo posto, ad un punto dalla vetta occupata dalla Nigeria: la rete di Dossou, dopo appena 25 minuti, è sufficiente per piegare l’avversario e per far sognare una nazione che ha partecipato alla competizione africana per la prima volta nel 2004, 16 anni fa.
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