Non c’è stato nulla da fare: l’Ajax è stato travolto da un Psv perfetto che ha archiviato il big match dopo appena mezz’ora. Al Philips Stadion, Van Bommel ha mandato in scena un film che ha visto i Boeren come protagonisti, schiantando i diretti avversari al titolo per 3-0. Il ko contro il Barcellona è già un lontano ricordo, ma in Eredivisie la musica cambia e le pecorelle di Eindhoven si trasformano in lupi che sbranano la preda, colpendola alla gola. Un successo di forza che porta il gap a 5 punti e che spiana la strada per il titolo: primo tentativo di fuga per la compagine biancorossa che sembra proprio non avere rivali.
35 minuti, è questo il tempo che è servito al Psv per far crollare tutte le certezze dell’Ajax che si ritrova nuovamente a rincorrere con un divario ancora più pensate: diventano cinque i punti di distacco dalla vetta con i Boeren che corrono come una Ferrari e tentano la prima fuga della stagione.
Al Philips Stadion non c’è stata storia: Van Bommel e i tifosi chiedevano una reazione alla squadra, dopo il ko di Barcellona, e la rosa ha risposto presente asfaltando i diretti concorrenti al primato. I nomi sono sempre i soliti: Lozano, Pereiro e De Jong per un tris calato solo nella prima frazione di gioco. Il Psv ha creato e ha colpito ogni volta che ne ha avuto l’occasione con un avversario troppo insicuro e impaurito, soprattutto dopo il 2-0. Ten Hag non ha saputo reagire condannando i suoi ragazzi ad una delle più pesanti sconfitte dal punto di vista psicologico: gli ajacidi non subivano gol da 5 gare consecutive, contando anche l’ultima partita di Champions, e ne hanno rimediati tre in poco più di mezz’ora dall’ottima organizzazione offensiva dei Boeren che hanno approffitato degli enormi svarioni.
Il Psv ha vinto grazie ad un ottimo sistema di gioco e all’organizzazione difensiva che si è rivelata preziosissima e che ha annullato il tridente composto da Ziyech, Tadic e Huntelaar. De Ligt non recupera e al suo posto viene preferito De Jong che, sull’omonimo Luuk, buca l’intervento spianando la strada al 2-0. Il primo e il terzo gol invece arrivano dalla fascia sinistra per mano di Bergwijn che approfitta dalle enormi praterie lasciate dagli avversarie: in entrambi i casi, una ribattuta corta del reparto difensivo ajacide, permette ai biancorossi di casa di gonfiare la rete con facilità. L’Ajax non ha saputo reagire dimostrando di mancare nuovamente gli appuntamenti importanti: Ten Hag deve fare mea culpa per non essere riuscito a limitare i danni, dopo una mezz’ora horror. Sia Tagliafico che Maznaroui sono andati subito in difficoltà e il centrocampo ospite non è mai riuscito ad arginare la manovra nemica che si allargava costantemente sulle fasce con verticalizzazioni veloci e cambi gioco precisi. Il tecnico ex Utrecht è stato ingabbiato in una trappola che ha portato al risultato sperato: la piena distruzione della diretta concorrente al titolo d’Olanda.
Van Bommel può dormire sereno e il Psv con questa cattiveria e quest’anima potrebbe dire la sua anche in Champions: una squadra con grinta, gioco e cinismo che non sarà facile da battere. Luciano Spalletti è avvertito: l’Inter ha tutt’altro che un girone facile davanti e i Boeren si candidano ad essere la sorpresa. La fuga in Eredivisie inizia: 5 punti di vantaggio dalla seconda, miglior attacco (24 centri), miglior difesa (3 gol al passivo) della competizione e punteggio pieno con un 6 successi su 6. C’è d’aggiungere altro?
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