Mancava solo l’ufficialità, ora è arrivata anche quella: Neymar lascia la Catalogna e vola nella capitale francese per vestire la maglia del Paris Saint-Germain, anche se i 222 milioni della clausola non sono stati spesi dal club transalpino ma bensì dal Qatar che ha così permesso al PSG di aggirare il Fair play finanziario evitando grosse sanzioni da parte della UEFA. Non si placa dunque la polemica che vede protagonista il Barcellona e la nazionale qatariota: dopo che gli spagnoli avevano posto fine al legame con la ‘Qatar Airways’ a causa di sospetti legami con i Fratelli Musulmani ora è il turno degli asiatici che si assicurano la stella brasiliana come sponsor dei mondiali del 2022. Escludendo il lato economico e addentrandoci in quello tecnico, sarebbe superfluo dire che l’esterno brasiliano è uno dei migliori acquisti che si potesse fare ma, nel particolare, cosa cambierà con l’arrivo dell’ormai ex blaugrana alla corte di Unai Emery?
Rispondere a questa domanda è più complicato di quanto si possa pensare: il tecnico spagnolo si trova subito davanti ad un bivio, adattare Draxler a sinistra (con annessa cessione di Angel di Maria, uomo mercato) o cedere l’ex giocatore del Wolfsburg? Sicuramente Neymar sarà il padrone assoluto della corsia di sinistra, spalleggiato da un centravanti formidabile come Cavani: nonostante l’intesa del trio etichettato MSN fosse perfetta, paradossalmente il brasiliano potrebbe rendere ancor di più a fianco dell’attaccante uruguaiano, il quale nonostante sia un cannoniere da 30 gol a stagione è più incline, rispetto a Suarez, al gioco di squadra e ad abbassare il proprio baricentro al fine di far inserire i due esterni del 4-3-3 con cui si schiera inizialmente la squadra parigina.
Il trio di centrocampo (Verratti, Thiago Motta e, per ora, Matuidi) troveranno in Neymar un punto di riferimento che Draxler non è stato: al brasiliano piace spaziare lungo tutto il campo e spesso scende fino alla linea di centrocampo per raccogliere il pallone e alleggerire la pressione avversaria sulla linea mediana. A giovare dell’arrivo dell’ex Barcellona, infine, sarà anche Kurzawa il quale è apparso spesso in difficoltà durante la stagione appena terminata ma trovando il sudamericano sulla sua stessa corsia sa che gli avversari cercheranno di non scoprirsi e rendere la vita meno facile al fenomeno classe 1992.
In sintesi, l’acquisto di Neymar è quanto di meglio potesse capitare al calcio francese che già l’anno scorso, grazie ad un super Monaco, era stato in grado di rilanciare la propria immagine ma che con l’arrivo di uno dei migliori calciatori al mondo potrebbe ottenere il definitivo salto mediatico e consolidare la propria posizione nella Top 5 dei migliori campionati d’Europa.
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