Il paradosso di Khvicha Kvaratskhelia: l’ex giocatore del Napoli non ha giocato un solo minuto in Champions League e rischia di non scendere più in campo nell’Europa che conta per questa stagione.
L’esterno georgiano si è unito ufficialmente al club della capitale francese nello scorso weekend, ma l’operazione è stata conclusa troppo tardi in relazione alle nuove norme UEFA: nonostante il Napoli non si sia qualificato e non abbia disputato una partita europea in questa stagione, l’ex azzurro non sarà a disposizione per le due sfide decisive di Champions League contro Manchester City e Stoccarda. Impossibile qualsiasi soluzione o scappatoia. Il regolamento parla chiaro, non si può iscrivere nelle liste UEFA un rinforzo in arrivo a gennaio. Kvaratskhelia dovrà dunque attendere la fine della fase di “campionato” della Champions, con tutti i rischi che ne conseguono: al momento il PSG occupa il 25esimo provvisorio (su 36 squadre) dopo aver totalizzato sette punti in sei partite, dunque allo status quo sarebbe il primo ad essere eliminato.
Il rischio della beffa affonda le radici nella questione, evidentemente da studiare e analizzare, legata agli incastri temporali e al calciomercato. Per la prima volta, a differenza degli anni precedenti, a gennaio – febbraio la fase a gironi non si è ancora conclusa. Il nuovo format della competizione ha stravolto il calendario generando un cortocircuito. Dunque, solo in caso di qualificazione del PSG al resto della competizione Kvaratskhelia potrà giocare. Altrimenti potrà essere utilizzato solo in campionato. Comprensibile che sia difficile da accettare e capire specialmente dopo aver firmato un assegno da 80 milioni di euro, ma, come recita il regolamento “Dopo il completamento della fase a gironi e prima dell’inizio della fase a eliminazione diretta, un club può iscrivere un massimo di tre nuovi giocatori per le restanti partite della competizione”.
“Tali iscrizioni devono essere effettuate entro il 6 febbraio 2025 (a mezzanotte) al più tardi”, precisa l’articolo 32.01 dell’organismo continentale”. Alla luce della situazione venutasi a creare, la norma evidentemente da rivedere e probabilmente da riscrivere, anche alla luce delle varie situazioni venutasi a creare. Kvaratskhelia è il più illustre ma non l’unico dei casi. E preso atto che difficilmente la Champions League cambi formula nuovamente e altrettanto improbabile immaginare un mercato di gennaio più lungo dell’attuale, urge una soluzione. In questo senso, il “suggerimento” arriva da un’altra competizione. Il Mondiale per Club. Si potrebbe trovare sulla falsariga di chi gioca il mondiale per club. Finestra straordinaria o “amnistia” per i calciatori che non potrebbero essere iscritti alle liste UEFA.
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