Il PSG passa anche l’esame Lione e fa sei su sei nonostante una gara a dir poco spigolosa. Il Parco dei Principi ha accolto con calore la squadra in una delle partite più affascinanti del campionato, ma soprattutto ha atteso per 75′ la prima gioia di Léo Messi. L’argentino ha condotto la gara con autorità tentando più volte la via della porta con dialoghi stretti e mnemoniche interazioni con Neymar. La gioia si è fermata sul calzettone di Denayer e sull’incrocio dei pali con due occasioni che avrebbero letteralmente fatto esplodere tutta la città. Finale amaro per la partita della ‘Pulga’: il mancato saluto a Pochettino durante l’uscita dal campo fa ripiombare sull’allenatore l’incubo del problema di gestione delle risorse. Siamo soltanto alla sesta partita e questi episodi non dovrebbero appartenere a questa fase della stagione, fatta di meccanismi da affermare e dinamiche di spogliatoio tutte da costruire.
Nonostante il mancato acuto di Messi, la squadra ha trovato la via della vittoria con una rimonta di cuore e testa. Pochettino ha saputo rivoltare le sue certezze come un calzino inserendo Hakimi a partita in corso e quel Mauro Icardi che oggi ha firmato la terza rete del suo campionato. Una zuccata delle sue, all’ultimo respiro, che ha dato lustro alla giocata di Kylian Mbappé, abile a togliersi dalla disponibilità di Malo Gusto prima di servire l’assist della vittoria.
90’+2 🔥🔥🔥🔥 @MauroIcardi #𝗣𝗦𝗚𝗢𝗟 pic.twitter.com/biNRk8nbsO
— Paris Saint-Germain (@PSG_inside) September 19, 2021
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Restando per un attimo sul giovanissimo terzino degli ospiti, Malo Gusto si è comportato da veterano finché non è caduto in tentazione su Neymar. In occasione del fallo da rigore, sfruttato dal brasiliano per spiazzare Anthony Lopes e fare 1-1, il classe 2003 si è fatto ingolosire dal secondo tackle affondando troppo al posto di attendere il momento giusto. Per un attimo, aveva tolto il tempo della giocata al numero dieci del PSG per poi trovarsi a franare su di lui. Tutta la difesa dell’OL ha subito successivamente le iniziative del PSG da quel lato che si è tramutato presto in lato debole. Questo non mina, tuttavia, l’ottimo atteggiamento di Gusto, ormai perfettamente calato nelle dinamiche di squadra e lanciato verso una stagione di assoluto valore.
Il Lione era partito forte insidiando spesso la metà campo parigina, specialmente con Toko-Ekambi. L’ala camerunese non è stata minimamente contenuta da Tilo Kehrer, più volte superato dalle lunghe falcate dell’ex Villarreal. Si contano almeno tre occasioni nate da queste percussioni e, da una di queste, prima nasce la conclusione di Shaqiri su cui Donnarumma è costretto e distendersi sulla sua destra e, nella ripresa, la rete del vantaggio con Paquetà che si limita a sfruttare lo spazio lasciato da Marquinhos e Kimpembe all’altezza del dischetto per insaccare.
La squadra di Bosz, spesso giustamente tacciata di scarso equilibrio, ha saputo giocare a viso aperto con la capolista senza temere il confronto mostrando grandi migliorie rispetto alle prime uscite. Questa sconfitta, arrivata dopo due vittorie, lascia intatto il percorso di crescita dell’OL che non ha battuto ciglio di fronte al PSG, almeno fino al pareggio. L’infrasettimanale contro il Troyes può far proseguire l’ottimo momento di questa squadra. Dall’altro lato, i parigini dovranno fare i conti con il Metz, ma sarà importante soprattutto che Pochettino trovi la quadra nello spogliatoio. Personalità forti e tantissimo talento sanno convivere solo quando c’è unità di intenti…