
Luis Enrique Psg Immagine | Ansa
Paris Saint Germain Campione di Francia. L’1-0 rifilato all’Angers regala il tredicesimo titolo alla squadra della capitale francese, che inanella il quarto titolo nazionale di fila. Tuttavia è il “come” sia arrivato a cambiare radicalmente la storia e la filosofia di un club abituato a vincere affidandosi ai top player e che invece questa volta è arrivato a festeggiare il titolo con sei giornate di anticipo grazie a un uomo solo al comando: Luis Enrique.
Un cammino straordinario: il successo è di Luis Enrique
Il cammino ha dello straordinario. Il PSG non ha ancora conosciuto l’onta della sconfitta in campionato e ha chiuso aritmeticamente la Ligue 1 con 540’ ancora da giocare e un incredibile +24 rispetto alla seconda classificata. Il successo è figlio di Luis Enrique, autore di una vera rivoluzione culturale all’interno di un club che, orfano di Mbappé, ha optato per un cambio: largo alla linea verde, da affidare al miglior curatore di vivaio in Europa. E i risultati hanno dato ragione alla dirigenza che ha puntato su un allenatore capace come nessuno di trarre il massimo dalla rosa a disposizione, migliorando i calciatori e disciplinarli, imponendo, anche con le materie forti, il gruppo come priorità assoluta.
I numeri del cambiamento: la cooperativa del gol
Per informazioni chiedere a Ousmane Dembelé, poco più che oggetto misterioso a Barcellona, ma fortemente voluto dal tecnico asturiano: fiducia ricambiata da 32 reti stagionali. Fra i protagonisti anche Bradley Barcola, che da promessa si è trasformato in un punto di riferimento per la squadra. 23 gol e 24 assist in 84 partite. E così il PSG ha ottenuto gli stessi risultati del passato in campionato senza avere in rosa Ibrahimovic, Mbappe, Neymar e Messi. Uno stile di gioco diverso rispetto al passato, ma ugualmente redditizio, come testimoniano i numeri da cooperativa del gol: in totale, sono 18 i giocatori parigini che hanno già segnato durante questa stagione di Ligue 1.
Obiettivo triplete
I parigini, fra l’altro, sono già in finale in Coppa di Francia. Cone queste premesse il triplete non è una utopia, anzi. Anche la corsa verso la Champions League può essere in discesa. Il PSG potrà giocare senza ansie il proprio campionato, a differenza delle principali rivali per la vittoria, che sono chiamate a giocarsi verosimilmente il titolo sino all’ultima giornata. Fra l’altro, l’impresa in casa del Liverpool, ha restituito fiducia. La prima vittoria della storia del club nella competizione appare comunque alla portata di una squadra che ha trovato la quadratura del cerchio e si alimenta di una autostima costruita sulla certezza dei risultati.