Paris Saint Germain – Borussia Dortmund, una sfida storica per il Parco dei Principi che celebrerà la prima semifinale di Champions League della squadra della capitale francese nel XXI secolo e l’ultima apparizione in Europa di Mbappé con la “7” del PSG.
L’evento in effetti è storico. Il PSG gioca la prima semifinale del XXI secolo davanti al suo pubblico. Per una serie di coincidenze, infatti, le due semifinali contro il Lipsia nel 2020 e il Manchester City nel 2021, si sono giocate in campo neutro a Lisbona a causa del Covid, mentre quella contro gli inglesi si è disputata a porte chiuse. L’unica semifinale giocata sotto la spinta del pubblico, risale al 1995, quando il PSG affrontò il Milan. Anche allora, si trattò di una sfida dal sapore dell’addio. Fu l’ultima di Weah con la maglia del PSG in Europa.
29 anni dopo, la storia si ripete. PSG-Dortmund coinciderà con l’ultimo tango europeo a Parigi di Kylian Mbappé. Per la sua ultima partita di Champions League al Parco dei Principi, il campione del mondo sogna ovviamente di lasciare il segno e portare la sua squadra in finale. Lo stadio farà da sfondo alla sua ultima uscita europea. Fra l’altro il centravanti francese deve farsi perdonare una prestazione scialba. L’attaccante del Psg ha la sua parte di responsabilità nello 0-1 maturato all’andata. Ha solo sfiorato il gol al Signal Iduna Park e non è riuscito a contenere Schlotterbeck, autore del passaggio per il gol di Füllkrug e nel primo tempo non è praticamente mai riuscito a tirare in porta. Avrà l’ultima occasione, nel senso più pieno del termine, per lasciare l’impronta in quello che fra qualche settimana non sarà più il suo stadio.
A margine dell’ultimo allenamento anche Nasser Al-Khelaïfi ha caricato l’ambiente: “La squadra è concentrata, fiduciosa, ma non troppo anche perché è impossibile essere troppo fiduciosi e avere certezze assolute in vista di una semifinale di Champions League”. Il dirigente vuole contare sull’appoggio del pubblico per ribaltare la situazione, dopo la sconfitta di misura subita all’andata. “Se potessi averne il diritto, domani regalerei tutti i posti rimasti disponibili al Parco dei Principi, così l’atmosfera sarebbe eccezionale”. La semifinale in ogni caso non è un exploit ma, per la prima volta nella storia del club, frutto di una programmazione. Il PSG è una delle squadre con l’età media più bassa della competizione: merito anche di Luis Enrique, anche lui probabilmente al passo d’addio dopo una sola stagione in Francia.
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