Il momento tanto atteso è arrivato; PSG e Bayern Monaco sono pronti a darsi battaglia in una partita che va oltre i semplici tre punti in palio al Parco dei Principi. Da una parte il club francese che, dopo aver messo pesantemente le mani sul portafoglio per portare alla corte di Emery giocatori del calibro di Mbappé e Neymar, vogliono imporsi in Europa; dall’altra, invece, i bavaresi guidati da Ancelotti che non può permettersi altri passi falsi in quella competizione, la Champions, che è chiamato a vincere per volere della società. E’ solo la seconda partita del girone ma ha un valore altissimo perché, già da stasera, si possono capire le ambizioni delle due squadre. Che lo spettacolo abbia inizio.
Dopo il cinque a zero rifilato alla prima giornata in casa del Celtic, per il PSG è tempo di fare sul serio. Al Parco dei Principi arriva il Bayern Monaco di Ancelotti. La partita rappresenta la prima prova del nove per i ragazzi di Emery che, in questa stagione, vogliono arrivare in fondo alla Champions visto anche quanto investito nel mercato estivo. L’anno scorso, la massima competizione europea, si è conclusa con una pessima prestazione in quel di Barcellona quando i parigini ne presero sei, gettando la qualificazione. Gli arrivi di Mbappé e, in particolare, quello di Neymar sono proprio per dare una svolta al commino nella coppa dalle grandi orecchie. Contro il Bayern si potrà capire di più su una squadra costruita per dare spettacolo contro qualsiasi avversario.
L’anno scorso, il cammino verso la conquista della Champions, si è fermato bruscamente contro il Real Madrid (i giocatori di Ancelotti non hanno ancora dimenticato l’arbitraggio della gara di ritorno). L’esordio con l’Anderlecht è stato per i bavaresi una pura formalità ed è stasera che devono dimostrare di essere pronti per arrivare fino in fondo alla competizione. Contro il PSG dei ragazzi terribili servirà il miglior Bayern. Vincere servirebbe a dare consapevolezza ad una squadra che, dopo anni di dominio in Bundesliga, vuole fortemene imporsi in campo europeo.
Neymar, Di Maria, Mpabbé, Cavani contro Muller, James Rodriguez, Robben e Lewandowski. Due tridenti, anzi due poker offensivi strutturati per dare spettacolo e portare goal alle loro squadre. Sifda che si preannuncia interessante anche sulle due panchina: da una parte Emery che sembra finalmente aver trovato la formula giusta per guidare un gruppo di giocatori di alta qualità. Dall’altra il maestro Ancelotti, pronto a mettere sotto scacco il potente PSG.
Piccola curiosità: se ci fosse un calcio di rigore per il PSG chi andrebbe dal dischetto? Dopo quando successo contro il Lione (Neymar e Cavani discutono perché il brasiliano vuole calciare un rigore nonostante spetti all’attaccante ex Napoli questo compito) con la successiva, vergognosa, proposta del presidente del PSG (avrebbe offerto 1 milione al giocatore uruguaiano per lasciare i tiri dal dischetto a Neymar), un eventuale penalty a favore dei parigini potrebbe mettere fine ad una situazione paradossale. In una sfida come PSG-Bayern anche i dettagli sono interessanti.
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