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PSG – Arsenal: a settembre è già spettacolo al Parco dei Principi

Una partita di lusso attende tutti gli amanti del calcio. Stasera, alle 20.45, per la fase a gironi della Champions League, è tutto pronto per PSG-Arsenal. A Parigi sembra sentirsi la mancanza di Ibra: Cavani e Ben Arfa, ora le stelle della squadra, non hanno ancora messo la quarta. A Londra i tifosi mugugnano per un calciomercato totalmente anonimo in quello che forse sarà l’ultimo anno di gestione Wengeriana. Tante le tematiche che incorniciano il match, analizziamole insieme.

Nonostante nelle capitali di Regno Unito e Francia non si respiri esattamente il migliore clima degli ultimi anni, sia i parigini che i londinesi sembrano essere i favoriti per il passaggio del turno. E’ interessante però capire chi la spunterà stasera in uno scontro diretto molto importante. Il PSG ha “solo” 7 punti su 12 disponibili, esattamente come l’Arsenal, che tuttavia non è favorito per la vittoria finale della Premier a differenza degli uomini di Emery. Concentriamoci proprio su Emery, ed il suo rivale Wenger, per la prima delle nostre tre tematiche:

EMERY vs WENGER: innovazione contro usato sicuro.

Unai Emery torna in Champions League dopo i successi indimenticabili con il Siviglia in Europa League. Per Arsene Wenger invece, è l’ennesima partecipazione al torneo da lui mai vinto: la finale del 2006 contro il Barcellona è ancora un amaro ricordo nella mente dei Gunners. In tutto l’ambiente calcistico c’è grande fiducia nei riguardi del manager spagnolo del PSG, che con un gioco essenziale e dinamico ha conquistato tutti in Spagna. Wenger è ormai alle corde, con dei tifosi insoddisfatti della gestione generale nonostante il secondo posto, seppur in rimonta, dell’ultimo campionato. Da anni ormai i rossi di Londra non avanzano oltre gli ottavi di finale della massima competizione europea, e per un brand importante come l’Arsenal tutto ciò non può che essere dannoso. In un futuro non troppo lontano si potrebbero perdere i talenti di Ozil e Sanchez, se non dovessero arrivare vittorie importanti, e l’esame di stasera è fondamentale per il morale. Il PSG, padrone di casa, deve imporsi: sarà riuscito Emery a portare i suoi uomini ad un livello di calcio sufficiente per spadroneggiare anche in Europa? Scopriremo gran parte di ciò già stasera. Che la sfida abbia inizio: è Unai contro Arsène!

TANTI FRANCESI NELLE ROSE: meglio restare in patria o emigrare?

Tra le rose di PSG ed Arsenal sono presenti addirittura 19 francesi (6 nell’Arsenal). Nel PSG tuttavia la maggior parte è giovanissima, e ragionevolmente soltanto 5 possono essere ritenuti indispensabili per il conseguimento degli obbiettivi. Sottraendo invece Adelaide e Sanogo dalla lista dell’Arsenal, possiamo arrivare a sintetizzare il tutto con 5 francesi al PSG e 4 all’Arsenal, tutti al seguito di “nonno Wenger”. Per il PSG abbiamo Kurzawa, Areola, Matuidi, Ben Arfa e Rabiot, mentre i franco-londinesi sono Coquelin, Koscielny, Debuchy e Giroud. Sarà interessante vedere così tanti transalpini coinvolti in una sfida così particolare. Sorge spontanea dunque la domanda: è meglio continuare a giocare in patria, nel club più grande del paese, o cercare fortuna all’estero, in squadre comunque di ottimo livello? Per ora la sfida è stata vinta dai “patriottici”, che hanno già conquistato titoli nazionali e che sembrano avere qualche chance europea in più nonostante l’importante perdita di un certo svedese emigrato a Manchester.

PARC DES PRINCES vs EMIRATES: chi gioca “di più” in casa?

Sia lo stadio dei francesi che quello dei sudditi della regina lasciano a bocca aperta. Quello di stasera, il Parco dei Principi, ha 50000 posti e ha ben 119 anni di storia alle sue spalle. L’Emirates, di posti ne ha 60000, ma di anni soltanto 10. In Francia, nel mondo del tifo, si respira molto il sentimento della “curva”, tant’è che quelle del Nizza, del Saint Etienne e del Marsiglia sono celebri anche in Italia. Diverso il concetto inglese: alla partita si partecipa in qualsiasi zona dello stadio, ma senza la spinta degli ultras è importante avere sempre tutto il pubblico dalla tua. Nel caso dell’Arsenal, a volte non è così. Non nuovi sono i cori contro Wenger, e nella scorsa Premier League ci fu il tutto esaurito solo in una decina di partite casalinghe. Ovviamente al ritorno di questa sfida, contro una delle migliori squadre europee ed all’interno del più prestigioso trofeo al mondo ci sarà una spinta straordinaria dei tifosi, ma in generale il tifo dei parigini può tranquillamente contrastare quello inglese, a discapito di tutto ciò che si dice sull’english football. 

Chiudiamo dunque l’articolo con l’augurio di goderci una partita indimenticabile, dove spiccheranno i nomi di moltissimi campioni internazionali nonostante siamo ancora in una fase larvale della Champions League 2016-17.

 

Paride Coti

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