Proprio quando sembrava tutto fatto e mancava solo la firma sul rinnovo di contratto di Simone Inzaghi, c’è qualche problema per l’accordo con l’Inter
Lo scudetto, la grande festa, la voglia di riaffermarsi a livello mondiale sono ben presto state sostituite da un clima di incertezza sul futuro in casa Inter. L’insediamento di Oaktree ha portato tante novità che si assorbiranno nel giro di qualche settimana, anche meno rispetto alle attese, visto che il presidente è diventato Giuseppe Marotta e le scelte del fondo sono state tutte nel segno della continuità aziendale.
In questa fase – che sarà essenzialmente dedicata al percorso dei calciatori con le Nazionali – la dirigenza è totalmente concentrata sui rinnovi di contratto, volti a blindare per tempo i capisaldi del progetto nerazzurro. Se per Nicolò Barella è già arrivata l’ufficialità e poco ci manca per Lautaro Martinez, che ha abbassato le pretese e sposerà ancora una volta il club di Milano, forse già prima della Coppa America, qualche nube all’orizzonte c’è per Simone Inzaghi.
Nulla di decisivo o preoccupante, ma i toni della trattativa sono un po’ cambiati. Nel primo incontro degli scorsi giorni, l’agente del tecnico aveva professato un certo ottimismo, scherzando con i cronisti presenti: “Firma a vita fino al 2037”, aveva detto tra le risate. E stavolta non è andata proprio così.
Cosa manca per il rinnovo di Inzaghi: la durata e le cifre del nuovo contratto
In realtà, non ci sono particolari intoppi, almeno per il momento, ma la fumata bianca tanto attesa non è arrivata nell’ultimo summit con il club: serviranno, quindi, altri appuntamenti per colmare le distanze e chiudere l’accordo. Come riportato da ‘Calciomercato.it’, Simone Inzaghi vorrebbe firmare un prolungamento biennale, quindi fino al 2027, ma i paletti imposti da Oaktree al bilancio non considerano un accordo diverso da quello annuale. Alla fine, ci si potrebbe venire incontro con un contratto da un anno, ma con un accordo con opzione per il secondo.
Nel frattempo, ci saranno da limare anche le differenze sull‘ingaggio dell’allenatore, che passerà dai 5,5 milioni a stagione a uno stipendio oltre i 6. Le parti stanno lavorando ai bonus, che potrebbero permettergli di toccare quota 7 e diventare l’allenatore più pagato della Serie A.
Insomma, la trattativa va avanti e le distanze non sono poi così abissali. Certo, chi si aspettava la fumata bianca è rimasto deluso, ma ci sono ben pochi dubbi sul fatto che Inzaghi e l’Inter andranno avanti insieme.
