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Pro e contro della nuova Supercoppa Spagnola

Il 2020 è arrivato e con sé ha portato le sue grandi novità: la prima in ordine di calendario è la Supercoppa Spagnola con il format delle final four, un torneo sicuramente dal grande livello tecnico che lascia però tantissime perplessità. Andiamo dunque a valutare cosa va e cosa non va in questa nuova coppa.

Pro e contro della nuova Supercoppa Spagnola

Pro

La coppa offre come detto un ottimo livello calcistico: Barcellona e Valencia che hanno vinto gli ultimi titoli in Liga e Copa del Rey, più Real Madrid e Atlético che sono state le migliori piazzate danno senza dubbio un importanza calcistica a questo torneo che vedrà il meglio del calcio spagnolo per assegnare uno dei tre titoli nazionali. Vero, ci saranno assenze importanti come Bale e Benzema, ma quando a giocare ci sono squadre di questo livello, soprattutto con un possibile Clásico in finale, la voglia di seguire il torneo viene abbastanza in automatico. Peccato che i pro, escludendo il lato economico su cui non possiamo pronunciarci, siano finiti qui.

Contro

Un dato inequivocabile rende l’idea di quanto sia improprio questo torneo in queste condizioni: i biglietti venduti per lo stadio di Gedda dalla Spagna sono stati poco più di mille considerando tutte e quattro le squadre, sintomo che il torneo non ha una grossa attenzione mediatica da parte del proprio Paese. O meglio, la gente non lo ritiene imperdibile. Il pubblico sarà quasi interamente locale, come spesso accade in questi tornei organizzati molto lontano, e francamente è anche difficile aspettarsi altrimenti.

Il format del torneo in sé non è un grosso problema: già in passato alcuni Paesi come la Germania avevano sperimentato la Supercoppa in final four e non è certo un dramma vedere assegnato questo torneo su tre partite anziché in gara secca. I problemi derivano più che altro dal calendario, che è il vero punto debole di questa nuova Supercoppa Spagnola: un torneo che porta il nome di Supercoppa 2019 e viene assegnato nel 2020 è già di per sé un controsenso, oltre a dare continuità a ciò che vediamo anche in Italia, ossia di spostare questa coppa dalla sua classica collocazione temporale in estate che permette di offrire un buon prodotto calcistico in un periodo avaro di eventi e non nel mezzo della stagione.

Infatti il grande problema è che questo torneo interrompe per una settimana la Liga, che a sua volta veniva da due settimane di stop. Sostanzialmente si è giocato un turno dopo una pausa per riavere immediatamente un’altra pausa, in cui quattro squadre dovranno viaggiare in Arabia Saudita mentre le altre saranno ferme a guardare.

In conclusione c’è da aspettare con ansia questa nuova Supercoppa Spagnola? A livello di offerta calcistica sicuramente il torneo si lascerà guardare, anche se sarebbe più opportuno per le prossime edizioni trovare un’organizzazione migliore a livello di calendario, anche solo per dare più visibilità a questo torneo che per ora viaggia nella diffidenza più totale.

simonegamberini

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