Ricardo Zielinski debutta alla grande sulla panchina del Racing in un campo tutt’altro che semplice come quello del San martin de San Juan. El Ruso dopo aver scritto la storia del Belgrano si è dovuto misurare per la prima volta in una piazza importante come quella dell’Academia e convincere al primo impatto era fondamentale per portarsi dalla sua squadra e tifosi.
Il Racing doveva ripartire dopo un avvio balbuziente che non aveva convinto proprio nessuno. Per evitare di resettare tutto Zielinski ha dovuto mettere le prime basi su cui appoggiare una squadra sulla quale poi costruire un progetto vincente. I dogmi del Ruso sono sempre stati quelli di un calcio ordinato che portasse la squadra a coprire bene il campo senza concedere agli avversari: per questo il 4-4-2 imposto in questa trasferta sanjuanina era il miglior sistema di gioco.
Fondamentale il ruolo degli esterni, giocatori dai piedi buoni come Acuña e Romero che però hanno dovuto fare gli straordinari in fase di copertura, al contrario di quanto visto nelle precedenti gestioni. Questo sistema di gioco piatto porta la squadra a rischiare poco e a tenere di più il pallone; di fatto una sola azione del San Martin ha impegnato Orion che ha saputo comunque rispondere con un grandissimo intervento.
Per il resto si è vista una circolazione di palla fluida e continua anche se ancora priva di brusche accelerazioni in grado di mettere al tappeto gli avversari. La squadra sta bene in campo e ha vinto senza strafare, un ottimo punto di partenza per far crescere un progetto più che interessante.
Aldilà della prestazione sul campo comunque importante per una squadra che veniva da un cambio in panchina il successo per il Racing nel Cuyo è importantissimo ai fini della classifica: l’Academia non aveva ancora vinto in questo campionato e per evitare di perdere troppo in fretta contatto con le prime della classe è importante macinare punti, soprattutto in trasferta.
I margini di crescita di questa squadra sono importanti anche perché bisogna inserire a pieno nei nuovi schemi giocatori dalle indiscusse potenzialità come Videla e Mansilla o gente di esperienza e sicura affidabilità come il Pulpo Gonzalez e Emanuel Insua.
Un Racing che guadagna punti e coraggio, sicuramente la miglior partenza auspicabile per la nuova era del Ruso Zielinski.
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