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Premier League, la partita da non perdere: Everton-Liverpool

Bundesliga, Liga ed infine Premier League; il massimo campionato inglese, dopo i recuperi disputati nella giornata di ieri, è pronto a tornare a pieno regime. Uno dei match più interessanti della trentesima giornata è, senza ombra di dubbio, il derby di Liverpool tra due squadre con obiettivi completamente diversi. L’Everton, in una posizione di classifica piuttosto tranquilla, non ha da chiedere più nulla al campionato ma vuole comunque ottenere i tre punti in una partita speciale; di fronte i ragazzi di Klopp a cui mancano sei punti prima di poter festeggiare la conquista del titolo. Tre mesi dopo lo stop il calcio in Inghilterra ricomincia con i Reds pronti a completare l’opera.

Everton, ripartenza complicata

L’Everton, nonostante un solo punto ottenuto nelle ultime tre partite, ha cambiato passo e il merito va sicuramente ad Ancelotti; il tecnico è riuscito in poco tempo ad imporre la propria filosofia di gioco ma soprattutto a risollevare una squadra che stava precipitando rovinosamente. Ora per i Toffees inizia l’ultima parte di stagione in cui l’obiettivo principale è quello di costruire le basi per il futuro; nove giornate per mandare un segnale ben preciso in vista del prossimo anno.

Liverpool, la partita del titolo?

Il Liverpool riparte da una grande convinzione: per la conquista della prima Premier League (quando i Reds trionfarono nel 1990 il campionato si chiamava First Division) è solo questione di tempo. Il titolo potrebbe arrivare già nel derby contro l’Everton a patto che il Manchester City perda, in casa, contro il Burnley; uno scenario difficile ma non impossibile considerate le difficoltà mostrate dai Citizens in questa stagione.

Se sul Liverpool campione i dubbi sono praticamente nulli, la curiosità è sulla condizione fisica di Salah e compagni che difficilmente riusciranno ad essere brillanti come lo sono stati per i primi due terzi di stagione. I venticinque punti di vantaggio sul City, però, permettono ai Reds di poter giocare senza la necessità di andare a mille all’ora.

Saverio Fattori

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