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Premier League, pari all’Ethiad Stadium tra City e Everton

Perfetta parità nel posticipo a Manchester fra i padroni di casa del City e l’Everton. Partita a ritmi accesissimi che, solo grazie ad una magia nel finale, rischia di essere l’ennesima doccia fredda per un Manchester City candidato prepotentemente al titolo ma, al momento, ancora dietro rispetto ai cugini dello United sia per condizione fisica che per assimilazione dei dettami di gioco su cui Guardiola si sta battendo per rimediare alla stagione passata, totalmente al di sotto delle attese.

I Toffees si sono portati avanti poco dopo la mezz’ora del primo tempo con l’unico tiro in porta del periodo, siglato da Wayne Rooney (200° rete in Premier League per l’ex United) su assist di Dominic Calvert-Lewin e con una certa complicità di Ederson. Nel finale di frazione una seconda ammonizione a Kyle Walker regala l’inferiorità numerica ai Citizens, e una gran preoccupazione per eventuali buchi sulla corsia destra. Nella ripresa i cambi smuovono un po’ gli uomini di Guardiola, che assediano e trovano il pareggio all’82 grazie ad un super tiro al volo di Sterling che non lascia scampo a Pickford, che pochi minuti prima aveva salvato un pallone complicato su Aguero. L’espulsione nel finale per Schneiderlin non cambia di fatto nulla: un punto per entrambe che aiuta certamente per il morale dell’Everton, giunto in punta di piedi e uscito dal campo con la consapevolezza di aver strappato un punto su un campo difficile, ma invece lascia un pizzico d’amaro ai Citizens, che non danno continuità al risultato di domenica scorsa a Brighton.

La difesa a tre si trova spesso in difficoltà, a vantaggio degli attaccanti dell’Everton che ogniqualvolta si trovano nelle trequarti offensiva possono far male, anche se stasera a parte qualche rara occasione non sembrano particolarmente ispirati. Chi invece trova risposte è proprio Raheem Sterling, subentrato ad inizio secondo tempo ad uno spento Gabriel Jesus e fautore della rete che impatta il risultato. Discreta la prova di Danilo, che cerca di non far rimpiangere Walker, mentre Leroy Sanè è sembrato tutt’altro che in palla. Nelle fila dei Toffees invece si registra l’esordio non brillantissimo per Gylfi Sigurdsson, ancora in alto mare per entrare nei meccanismi di Koeman, e qualche errore troppo banale soprattutto fra gli uomini dei centrocampo. Le prossime sfide delle due compagini (City a Bournemouth, Everton in casa contro il Chelsea) potranno darci maggiori indicazioni, e ci si aspetterà una ulteriore evoluzione di gioco. Quel che è certo è che ci troviamo di fronte a due squadre che saranno inevitabilmente protagoniste da qui fino a fine stagione.

Marco Aurelio Stefanini

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