Tra poco meno di due settimane, la Premier League 2016/2017 aprirà i battenti. La squadra da battere, per la prima volta nella storia, è il Leicester City di Claudio Ranieri che dopo l’ottima annata passata cercherà di qualificarsi almeno per la prossima Europa League. Inutile girarci intorno: il prossimo campionato inglese potrebbe essere tra i più avvincenti di sempre. L’arrivo di Ibrahimovic si aggiunge a quelli di Conte e Guardiola ma non solo: avremo infatti la possibilità di vedere Mourinho all’opera con i Red Devils. In terra d’Albione si guarda al Made in Italy: sono ben quattro i tecnici italiani presenti in Inghilterra.
In attesa che inizi la prossima stagione, noi di Footbola vi proporremo quattro diversi articoli per analizzare singolarmente ogni squadra. In questo tratteremo le squadre più competitive della Premier League: Arsenal, Chelsea, Manchester City e Manchester United
Nonostante la grande rincorsa sui rivali di sempre del Tottenham e sull’agguerrito ma discontinuo Manchester City nella scorsa stagione, l’Arsenal non è riuscito a conquistare il titolo di Premier nemmeno nel 2016. A mettere il bastone tra le ruote ai Gunners è stato il Leicester dei sogni, guidato da un sorprendente gruppo di ragazzi che hanno impedito a Wenger di risollevare al cielo un altro titolo nazionale. Finire davanti agli Spurs non è bastato, e la prossima stagione è pronta a dare nuove sfide all’Arsenal. Ancora una volta la dirigenza del nord di Londra non sembra voler sconvolgere la squadra: è vero che il mancato acquisto di Vardy lascia un pertugio per un colpo in attacco (in pole Icardi e Lacazette) ma le voci non sembrano essere troppo calde. È solo uno il grande nome che si è aggiunto alla rosa dei Gunners: Granit Xhaka, talentuosissimo leader del Borussia Moenchengladbach europeo di questi anni. Il suo profilo, unito alla crescita di Coquelin ed al talento di Ramsey può essere importantissimo, certamente di più di Asano, attaccante classe ’94. Alexis Sanchez sembra dunque pronto a caricarsi la squadra un altro anno sulle sue spalle, nella speranza di avere più continuità rispetto all’anno scorso, dove il cileno ha perso partite importanti causa infortunio. La Champions League è ormai una costante nelle stagioni dell’Arsenal e anche quest’anno la rosa dovrà essere competitiva su due fronti. In sintesi, la squadra c’è ma è incompleta. Ancora una volta, a meno di grandi colpi di fine mercato, Wenger sembra doversi accontentare di una mesta Top Four e di un cammino rispettabile in Europa. E questo nonostante i tanti sogni dei tifosi della squadra del nord di Londra.
Operazione riscatto: è questo il mantra che dovrà seguire il Chelsea durante questa stagione. I “Blues” infatti hanno il dovere di tornare protagonisti dopo il decimo posto della stagione terminata lo scorso maggio. In Panchina è arrivato l’ex commissario tecnico della nazionale italiana, Antonio Conte, sicuramente l’uomo giusto per far tornare l’entusiasmo e la voglia di vittoria. Non solo l’allenatore; Abramovič ha portato allo “Stamford Bridge” l’attaccante Michy Batshuayi e il centrocampista, campione in carica, N’Golo Kanté. Ma le spese non sono finite: sembra quasi conclusa l’operazione, da 70 milioni di euro, per far tornare Lukaku dall’Everton. Per tornare a brillare il Chelsea ha bisogno delle giocate di Hazard, uno dei tanti campioni che l’anno scorso hanno deluso, mentre nell’annata dello scudetto aveva dimostrato di essere uno dei migliori calciatori che il panorama calcistico europeo potesse offrirci. L’obiettivo di Conte è fin troppo evidente: lottare fino alla fine per provare a portare a casa più trofei possibili: i Blues proveranno a sfruttare la loro assenza dalle competizioni europee per focalizzare l’attenzione sulla Premier League. L’anno del rilancio è cominciato, spetta al tecnico italiano riportare in alto il club della capitale inglese.
Rivoluzione totale in casa Citizens! Il quarto posto in campionato, la vittoria in coppa di lega e le semifinali di Champions League raggiunte, non hanno lasciato soddisfatto lo sceicco Al Mubarak, che vorrebbe vedere il suo City trionfare ovunque. E quindi, per puntare più in alto possibile, si cambia tutto: dal logo (ora ispirato a quello degli anni ’60), fino alla dieta dei giocatori. L’acquisto più importante della stagione è sicuramente il tecnico Pep Guardiola, lo spagnolo, subentra a Manuel Pellegrini, garantendo più carisma e delle idee di gioco ben precise. Già dal mercato, appare solare l’impronta del catalano: gli Sky Blues hanno acquistato finora 2 esterni offensivi, un centrocampista e un trequartista, sborsando circa 100 milioni di euro. Le ali Nolito e Sanè dovranno garantire velocità e imprevedibilità sulle fasce, aggiungendo qualità a un reparto già ricco di fantasia formato da David Silva, De Bruyne, Sterling e il 19enne new entry Zinchenko. Chiavi del centrocampo affidate a Ilkay Gundogan, voluto fortemente da Guardiola e inteprete perfetto per il gioco del catalano. Davanti la stella è il ‘Kun’ Aguero: il numero 10 può fare un ulteriore salto di qualità con Guardiola, che dovrà consacrare il giovanissimo Iheanacho e valorizzare il baby fenomeno Gabriel Jesus. L’obiettivo con un allenatore come Pep, è necessariamente vincere, e vincere giocando un bel calcio. Tra 10 giorni inizieremo ad apprezzare il gioco del nuovo City in Premier League; probabilmente all’inizio i giocatori faticheranno a recepire le idee del catalano, ma con Guardiola comincia un nuovo ciclo, che i tifosi dei Citizens sperano sia d’oro!
I nuovi Red Devils di Josè Mourinho si candidano prepotentemente alla vittoria finale del campionato. Il quinto posto ottenuto nell’ultima stagione (targata Van Gaal) ha lasciato l’amaro in bocca a tutti i sostenitori dei rossi di Manchester, nonostante il trionfo in FA Cup contro il Crystal Palace. Il primo impegno ufficiale dell’allenatore portoghese sarà il Community Shield nel quale affronterà la regina della scorsa Premier League, il Leicester City. Il nuovo United oltre ad aver cambiato allenatore sta anche ricostruendo la propria rosa e, in attesa di ufficializzare l’arrivo di Pogba dalla Juventus, può contare sull’apporto di campioni come Ibrahimovic (arrivato a parametro zero) e Mkhitaryan (pagato 42 milioni dal Dortmund) e sul giovane Bailly, acquistato per 38 milioni dal Villarreal. La voglia di competere e vincere che accomuna il fuoriclasse svedese e l’ex allenatore del Chelsea può essere la giusta chiave per riportare il Man Utd in cima alla classifica. La compagine presenta giocatori di altissimo livello e dovrebbe essere guidata emotivamente proprio da Ibra e capitan Rooney: il numero 10 vuole riprendersi una leadership che ha silenziosamente perso nelle ultime stagioni, il suo impegno in campo è incredibile e nella nuova posizione di centrocampista totale si trova a meraviglia. Aiuta la difesa come ha sempre fatto in carriera e, nella trequarti offensiva, è un fattore determinante per numero di gol e assist, oltre che per la sua intelligenza tattica. Altro elemento chiave sarà senza dimenticare ovviamente il giovane, ma già pronto, Martial, il migliore nella scorsa annata. Le aspettative attorno al club di Old Trafford sono altissime: l’obiettivo non dichiarato è quello di vincere la Premier League già in questa stagione e poi tornare a competere nella Champions League; in attesa del ritorno nei grandi stadi europei, i Red Devils possono cavalcare l’idea di vincere la loro prima Europa League ma, ovviamente, l’obiettivo primario resta il successo in patria.
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