Con il Chelsea campione d’Inghilterra e il capitolo retrocessioni parzialmente chiuso, in Premier League resta ancora clamorosamente in bilico il quarto posto, ultimo treno per la qualificazione alla prossima Champions League. Sono al momento tre le squadre a spartirsi l’importantissima poltrona, fra grandi capovolgimenti di fronte e qualche caduta in un campionato che ha ancora parecchio da mostrarci.
Manchester City, obiettivo terzo posto
Partiamo da chi detiene attualmente la quarta posizione in classifica: è il Manchester City, caduto rovinosamente dopo uno spettacolare avvio di stagione. La squadra di Guardiola era partita con ben altri obiettivi, ma in corso d’opera ha dovuto ridimensionare drasticamente le sue ambizioni, finendo a sperare in una qualificazione diretta in Champions League. Per il momento è il Liverpool ad avere in tasca questo privilegio, grazie al punto in più che lo divide dai Citizens che, a loro volta, hanno come asso nella manica una partita ancora da recuperare, anche se restano da superare gli ostacoli WBA e Watford per concludere la stagione. Un’eventuale vittoria in questo recupero cambierebbe totalmente volto alla classifica, trasformando i Reds nella squadra inseguitrice alla disperata ricerca del terzo gradino del podio.
Arsenal, un quinto posto che va stretto
La corsa al quarto posto è diventata anche la corsa delle grandi deluse della stagione, costrette alla folle rincorsa per evitare il fallimento totale. Fra queste, neanche a dirlo, troviamo l’Arsenal che, dopo aver subito la terribile umiliazione di essere finita matematicamente sotto al Tottenham dopo anni di sfottò e festeggiamenti (uno su tutti il St. Totteringham’s Day), ora si trova a fare i conti con un divario di tre punti dalla Champions che appare incolmabile, complice l’infallibilità delle altre concorrenti. Per Wenger ritornare nell’Europa delle grandi resta l’unico modo per salvare la faccia in una stagione buia, probabilmente la sua ultima in quel di Londra. Gli impegni non proibitivi con il già retrocesso Sunderland e l’Everton potrebbero aiutare in tal senso i Gunners, che sembrano però aver perso del tutto lo smalto e la giusta grinta.
Manchester United, l’orgoglio di Mourinho
Chi di orgoglio ne ha da vendere è certamente Mourinho, che quest’anno ha qualche motivo in più per festeggiare rispetto alle sue rivali: archiviata la League Cup ed agguantata la finale di Europa League (che potrebbe comunque portare la qualificazione in Champions League, ai Red Devils non resta altro che avviare la grande rimonta in campionato alla ricerca del quarto posto, obiettivo concretamente difficile visto i sette punti di distacco. Le sconfitte con Arsenal e Tottenham ed i futuri impegni con Southampton e Crystal Palace non sembrano far ben sperare lo United, che per ritornare fra le più grandi d’Europa deve a tutti i costi alzare al cielo l’Europa League, lasciando a malincuore alle rivali il compito di scalare la classifica.
Liverpool, mai arrendersi
Terzo posto conquistato a fatica dal Liverpool che, dopo un periodo buio, sembra aver ritrovato un suo ritmo nonostante i tantissimi alti e bassi. I ragazzi di Klopp sognano il grande ritorno in Champions League senza passare dalla posta di servizio dei preliminari per terminare nel migliore dei modi una stagione che pareva poter essere quella giusta per tornare a dominare l’Inghilterra. Senza nessuna partita da recuperare (sicuramente uno svantaggio rispetto alle inseguitrici) il Liverpool ha dalla sua l’impegno decisamente poco proibitivo contro il Middlesbrough, squadra ormai retrocessa che (almeno sulla carta) non dovrebbe rappresentare un grosso pericolo per i Reds. Il bel poker contro il Wes Ham di ieri fa ben sperare il Liverpool: mantenere il terzo posto non sarà un’impresa facile, visto che molto dipenderà dall’andamento dei recuperi delle dirette concorrenti, ma con un pizzico di fortuna in più sognare il grande ritorno in Europa è ancora possibile.
La classifica
3 – Liverpool 73 *
4 – Manchester City 72
5 – Arsenal 69
6 – Manchester United 65
*Liverpool con una partita in più sul calendario.
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