Conference fantastica per le formazioni olandesi che riescono ad accedere entrambe alla fase a gironi della competizione: il Feyenoord, dopo il 5-0 dell’andata, si permette di uscire sconfitto dal campo dell’Elfsborg con una gara brutta ma di poco conto. Favoloso il Vitesse che si impone per 2-1 al Gelredome contro l’Anderlecht ed elimina i rivali dopo il 3-3 in Belgio: Letsch sta dimostrando di aver effettuato un lavoro eccezionale su una rosa che, in passato, non sarebbe mai riuscita a superare un ostacolo simile.
Grazie alla nuova competizione europea, per la prima volta da moltissimi anni, tutte le formazioni olandesi, che si sono qualificate per giocare su campi internazionali, sono giunte alla fase a gironi. La vera sorpresa, però, resta il Vitesse che compie una vera e propria impresa contro l’Anderlecht, rosa molto più abituata a giocare in Europa. I gialloneri accolgono gli ospiti al Gelredome dopo il 3-3 dell’andata e, questa volta, non sbagliano nulla: a salire in cattedra è Wittek, autore di una doppietta che ha permesso di raggiungere questo incredibile traguardo. L’ala, solo due stagioni fa, era impegnato nella serie B tedesca e, da svincolato, è stato acquistato dal club di Arnhem lo scorso anno: adesso è colui che ha permesso la qualificazione della società alla Conference League. Il Vitesse è solido in difesa e gestisce perfettamente il pallone a centrocampo: manca un po’ di movimento da parte degli attaccanti che incidono meno di quanto ci si aspettasse. L’ultimo brivido arriva nel finale con gli ospiti che accorciano le distanze con Refaelov, ma ormai è troppo tardi per ribaltare le sorti del match. Letsch sta svolgendo un ottimo lavoro ad Arnhem con un Vitesse sempre più sicuro dei propri mezzi: lo scivolone contro il Willem II in campionato va a sottolineare come la squadra sia stata distratta dalle sirene europee. La prestazione regalata contro i belgi è stata solida e grintosa, caratteristiche che non si vedevano da tempo al Gelredome. Adesso si aspetta il girone: l’obiettivo cambia e, ora, si punta alla prima o alla seconda posizione nel gruppo.
Un discorso diverso per il Feyenoord che crolla in Svezia dopo il 5-0 dell’andata: rischio troppo elevato per i Rotterdammers che soccombono per 3-1, prendendo un po’ troppo alla leggera il match. Slot, sull’atteggiamento, non è rimasto soddisfatto proprio perchè non si deve mai sottovalutare un avvesario, nonostante il risultato dell’andata in cassaforte. La serata non è delle migliori con Larsson, Bernhardsson e Ndione che provano a rimontare un risultato troppo ampio da colmare: il colpo di fortuna, per il tecnico olandese, è Til, unico a salvarsi del Feyenoord, che accorcia le distanze e rende ancora più complicato far tornare l’Elfsborg in gara. Il ko è comunque pesante poichè i Rottedammers hanno schierato la loro formazione migliore, togliendo il portiere Marciano, chiamato a sostituire Bijlow dopo l’espulsione dell’andata. Nel finale anche la gloria per Benita, attaccante diciassettenne al suo esordio in Conference League. Il club di Rotterdam si è troppo nascosto dietro i primi 90 minuti del De Kuip: la prestazione del ritorno è stata deludente e superficiale. Se i Feyenoord dovesse intraprendere il girone con la stessa cattiveria dei preliminari, non ci saranno problemi nella qualificazione alla fase ad eliminazione diretta: se invece dovesse affrontare il gruppo come contro l’Elfsborg al ritorno, il disastro annunciato è proprio dietro l’angolo.
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