Il Psv continua a vincere con il quinto successo consecutivo in gare ufficiali: dopo il Galatasaray, anche il Midtjylland deve alzare bandiera bianca nonostante un ritorno abbastanza equilibrato. A condannare i danesi è l’andata al Philips Stadion con il netto 3-0 che aveva già spianato la strada ai Boeren. Schmidt, adesso, guarda all’ultimo ostacolo per accedere alla fase a gironi della Champions: l’avversario è ostico e porta il nome di Benfica. Un vero e proprio esame di maturità che servirà alla società di Eindhoven per capire se la rosa è pronta a partecipare a questi importanti palcoscenici.
Un avvio di stagione sopra le righe per il Psv che continua a vincere e convincere con un gioco cinico e ben organizzato, con tutti i reparti che lavorano alla perfezione. Il tecnico tedesco Schmidt sta lavorando molto bene ed è riuscito a dare un’identità alla rosa che, nonostante la mancanza di due pezzi da 90 come Malen e Rosario, sta regalando prestazioni di altissimo livello.
Dopo aver sconfitto il Galatasaray, anche il Midtjylland abbandona la Champions e, ora, l’ultimo ostacolo porta il nome di Benfica, un avversario nettamente superiore agli ultimi affrontati e che conosce benessimo i campi europei. I portoghesi sono il vero esame di maturità per il Psv che dovrà dimostrare di essere cresciuto soprattutto a livello mentale e di personalità per poter strappare il pass per la competizione più importante d’Europa e raggiungere i rivali dell’Ajax, già qualificati come campioni d’Olanda. I numeri, al momento, sembrano sostenere i passi avanti della squadra: 15 reti nelle ultime 5 gare (4 di preliminari e la Johan Cruijff Schaal) e solo 2 realizzazioni al passivo con ben 3 clean sheet consecutivi. La difesa sta reggendo bene con Boscagli e Ramalho centrali che hanno trovato un ottimo feeling. L’attacco, invece, si muove da solo con un Madueke in stato i grazia con 4 reti nelle ultime 4 partite e Zahavi riscoperto uomo assist più che bomber.
Contro il Midtjylland è tutto troppo semplice anche se la gara è equilibrata per tutti i 90 minuti: il 3-0 dell’andata ha già indirizzato il match con i danesi che alzano bandiera bianca dopo un primo tempo privo di reti. Nella ripresa, Schmidt decide di dare respiro ai suoi fedelissimi e toglie, dopo un’ora, Madueke, Gotze e Gakpo inserendo Bruma che si rivelerà l’eroe di serata. Proprio nei minuti di recupero è l’attaccante entrato al posto di Madueke a siglare il centro del definitivo 1-0: Eindhoven esulta consapevole di avere una squadra pronta per la Champions ma il Benfica non sarà certo una passeggiata. Mancano 180 minuti, due finali che valgono la qualificazione alla più importante competizione europea per club.
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