In Bundesliga ed in generale in Germania c’è una particolare attenzione alla crescita dei giovani. Lo dimostrano i tanti esordienti che ogni anno riescono ad emergere in ogni reparto. Tra i pali però da qualche anno il calcio tedesco sta andando un po’ a rilento. Dopo la nidiata di inizio decennio c’è stato un periodo di pausa e al momento gli estremi difensori under-20 che si ritagliano i propri spazi in campo sono pochi. Più spesso questi vengono relegati al ruolo di terzo portiere. È questo il caso anche di Jurgen Klinsmann e Moritz Nicolas, due dei prospetti più intriganti della Bundesliga 2017/18 per quanto riguarda il ruolo di portiere. Entrambi però puntano a prendersi presto una maglia da titolare e hanno tutti i mezzi per poterla raggiungere.
A fare notizia è soprattutto il suo cognome, ma Jonathan Klinsmann non è solamente “il figlio di Jurgen”. Nato e cresciuto negli Stati Uniti, il classe 1997 vive la propria carriera a cavallo tra la Germania, in particolare Stoccarda, e la California. Trascorre anche un paio d’anni nelle giovanili del Bayern Monaco. Il 2017 è l’anno in cui si mette maggiormente in mostra, prima vincendo da protagonista il CONCACAF Championship Under-20 con gli Stati Uniti e poi partecipando da titolare al Mondiale Under-20, con annessa papera contro l’Ecuador. Il momento di debolezza non condiziona però il parere degli scout europei: Klinsmann lavora con Everton, West Ham e Stoccarda.
A luglio arriva la chiamata dell’Hertha Berlino per un periodo di prova di dieci giorni, che non si conclude visto che dopo otto giorni arriva la firma sul contratto da professionista. L’allenatore Dardai rimane impressionato, così come il preparatore dei portieri Zsolt Petry. “È calmo ed affidabile, ha un ottimo piede destro ed è tecnicamente ed atleticamente a un buon livello”. Per l’esordio di Klinsmann ci sarà da attendere. Per ora lo statunitense (che ha anche passaporto tedesco) è il terzo in graduatoria, dietro a Jarstein e Kraft. Ha finora collezionato tre panchine in Europa League, ma non è da escludere che entro la fine della stagione vestirà almeno una volta la maglia da titolare. Gode di grande considerazione e nelle gerarchie ha davanti due portieri non particolarmente brillanti.
La scuola tedesca dei portieri, come spiegato in apertura, ha vissuto anni di grazia con la generazione dei nati tra il 1990 ed il 1993, tra i quali si annoverano Ter Stegen, Trapp, Leno, Baumann e Horn, prima di calare leggermente i toni. I campioni d’Europa Under21 tra i pali contavano sul ventitreenne Pollersbeck, in forza all’Amburgo, ed ora il suo posto è stato preso da Nübel, classe 1996 e secondo dello Schalke. Quest’ultimo sembra l’indiziato ad essere il portiere del futuro della Germania, ma alle sue spalle sta provando a ritagliarsi uno spazio anche Moritz Nicolas, 20 anni appena compiuti e di proprietà del Borussia Mönchengladbach. Il club in un futuro più o meno prossimo potrebbe puntare su di lui, come testimonia il rinnovo di contratto fino al 2021 sottoscritto nell’aprile scorso.
Quest’anno però, oltre ad essere titolare nella seconda squadra, ha fatto poco ai piani alti, soltanto due panchine dietro al secondo ufficiale Sippel, promosso titolare a causa di un infortunio di Sommer, numero uno indiscusso. Il coordinatore del settore giovanile del Borussia Roland Virkus, che ha portato nel club anche talenti come Herrmann, Jantschke e soprattutto Ter Stegen, ha definito Nicolas “uno dei prospetti migliori della regione” al momento del suo acquisto nel 2015, sottolineando come abbia tutte le caratteristiche fisiche e tecniche per emergere. Il ventenne, prelevato dal Gladbach dal Rot-Weiss Essen, ha alle spalle due infortuni che lo hanno pesantemente condizionato nella stagione scorsa, ma quest’anno sembra aver trovato continuità. Resta da capire se troverà anche campo in prima squadra.
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