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Polonia, è qui la storia

Ci sono voluti i rigori per decidere il primo ottavo di finale. Partita sofferta, vinta con il cuore e anche con un pizzico di fortuna che non guasta mai. La Polonia è ai quarti; gli uomini di Navalka fanno la storia centrando, per la prima volta in un Europeo, la qualificazione ai quarti di finale (affronteranno la vincente tra Croazia e Portogallo). A farne le spese è la Svizzera; ottima partita, specialmente dal secondo tempo in poi, disputata dai ragazzi di Petkovic a cui però è mancato il cinismo sotto porta, prima di capitolare nella lotteria dei rigori.

La storia la fa Krychowiak

Quei passi non li dimenticherà facilmente; quel percorso, dal cerchio di centrocampo fino al dischetto del rigore, è stato lunghissimo, infinito. Krychowiak sapeva di essere davanti ad un bivio e la strada da percorrere sarebbe stata decisa da un semplice gesto, tirare un calcio di rigore. Alle spalle non aveva solo dieci compagni, ma una nazione intera che volevano un lieto fine; perché, a livello di un Europeo, la Polonia non era mai arrivata ai quarti e l’occasione era troppo ghiotta per essere sprecata. Il centrocampista del Siviglia non ha avuto esitazioni, si è concentrato e…boom, pallone sotto la traversa e bianco-rossi ai quarti. La favola può continuare.

Lewandowski, attore non protagonista

Nonostante la vittoria e l’accesso ai quarti di finale, la Polonia deve cercare di ritrovare al più presto Lewandowski; la versione che sta offrendo l’attaccante del Bayern Monaco è lontana anni luce a quella a cui ci ha abituato. E se anche il suo compagno di reparto, Milik, non sta brillando per incisività sotto porta, almeno le occasioni se le crea. Lewandowski, invece, sembra quasi spaesato come se la scintilla tra lui e l’Europeo non fosse ancora scattata. La Polonia è ai quarti ma per alzare l’asticella delle ambizioni la squadra di Nawalka ha bisogno del suo numero nove.

Svizzera, destino beffardo

La Svizzera non era mai arrivata agli ottavi di finale, però uscire così è brutto; dopo una prima frazione di gioco in cui gli uomini di Petkovic hanno accusato troppo l’importanza della gara, dalla ripresa in avanti la Svizzera ha preso possesso del campo e, molto probabilmente, meritava di più. Ancora una volta, però, il destino è stato avverso ai “rossocrociati“. Dopo la beffa del Mondiale contro l’Argentina, ecco un’altra sconfitta al fotofinish. Due anni fa l’eliminazione arrivò al centodiciottesimo, oggi è stata la lotteria dei rigori ha estromettere la Svizzera; decisivo l’errore di Xhaka, protagonista, suo malgrado, della storia polacca.

Gioisce la Polonia, piange la Svizzera; umori opposti di due nazionali che hanno aperto la seconda fase dell’Europeo, quella a eliminazione diretta.

Saverio Fattori

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