Gli europei, oltre ad alleviare l’astinenza di calcio estivo, servono a valorizzare talenti per le nuove stagioni vicine alla partenza. La Croazia si è rivelata una nazionale ricca di giovani di prospettiva: quest’anno, nel mirino di diversi club europei, è finito Marko Pjaca. Il ragazzo, in forza alla Dinamo Zagabria, è pronto per affrontare un campionato diverso e più complicato di quello croato. Probabile un suo arrivo in Serie A dove una big ha formulato l’offerta giusta. Facciamo prima un passo indietro e analizziamo il suo passato e l’europeo francese appena disputato…
PJACA, DALLA D. ZAGABRIA ALL’EUROPEO
Marko Pjaca nasce nel 1995 a Zagabria ed inizia la sua avventura calcistica con la Lokomotiv Zagabria. Il ragazzo, forte di un grande talento, ci mette veramente poco a spiccare tra i suoi coetanei ed esordisce nel 2011-2012. La prestazione non è opaca, ma la rete viene a mancare. L’anno successivo calcherà il campo il campo in 17 occasioni, siglando un gol. Nel 2013-2014 si affaccia al palcoscenico europeo affrontando i preliminari di Europa League, persi contro la Dinamo Minsk. Nel 2014 disputa l’ultimo campionato con la Lokomotiv.
La Dinamo Zagabria ne fiuta il potenziale e lo acquista per un milione di euro: essenziale le sue 49 gare con 9 gol con la maglia biancoblu dei rivali. Con i biancorossi innagura la sua stagione con 4 match nei preliminari di Champions League. Anche qui la fortuna non sembra assisterlo e Pjaca si ritroverà nuovamente in Europa League dove si metterà in mostra con 3 realizzazioni in 4 partite. Ricca di trofei la sua esperienza nel campionato croato con 2 titoli nazionali (2014-2015 e 2015-2016) e 2 coppe nazionali (2014-2015 e 2015-2016). Anche le sue prestazioni guadagno di prestigio: in 60 incontri gonfia la rete 19 volte.
Gli ottimi risultati avvicinano il talento alla nazionale e dopo i trascorsi dall’Under-17 fino all’Under-21 finalmente approda nella nazionale maggiore nel 2014. Proprio il 4 giugno del 2016 sigla il primo gol nella goleada contro San Marino conclusasi per 10-0. L’ottimo approccio e le grandi giocate vengono premiate con la convocazione ad Euro 2016.
L’EUROPEO E L’INTERESSE DELLA SERIE A
Pjaca vola in Francia ed insieme alla sua nazionale si trova catapultato nel Gruppo D insieme a Spagna, Turchia e Rep. Ceca. L’esordio nella competizione è al 93′ nel match contro i turchi vinto dai compagni per 1-0. Nella seconda partita resterà in panchina, mentre l’unica vera occasione la sfrutta alla grande, uscendo tra i migliori in campo contro la Spagna. La vittoria consente ai croati di passare come primi del girone e di affrontare il Portogallo agli ottavi di finale. Purtroppo, nella sfida contro i portoghesi, Pjaca entrerà solamente al 110′. Inutile il suo ingresso vista la rete al 116′ di Quaresma.
Nonostante l’eliminazione, Pjaca e il suo talento, incantano la Serie A e diversi club iniziano a informarsi sul giocatore. Il ragazzo nasce come centrocampista, ma non disdegna il ruolo di seconda punta, visto l’ottimo fiuto per il gol. La prima formazione a chiedere informazioni è stata la Roma, prima della missione europea. Il prezzo era fissato a 15 mln, ma la Dinamo Zagabria, ovviamente, rifiuta e attende la fine della competizione nazionale. Subito dopo l’eliminazione della Croazia è il Milan a farsi sotto, ma la valutazione è notevolmente lievitata: 25 milioni. I rossoneri sono titubanti ed approfitta della situazione la Juventus. I bianconeri raggiungono l’accordo con la Dinamo e anche con il giocatore promettendo 2.5 milioni l’anno. Ancora non sono usciti comunicati ufficiali, ma la trattiva sembra già ben avviata.
Pjaca si distingue per l’ottima tecnica e la capacità di servire in profondità i compagni con cross precisi e passaggi millimetrico. Ha un grande talento nel puntare l’avversario e nel dribblarlo. Marchio di fabbrica? Superare il difensore, accentrarsi ed andare al tiro.
Sicuramente la giovane età non saranno un ostacolo per il suo talento. Sarebbe veramente fantastico vederlo in Italia per confrontarsi con un campionato più complicato rispetto a quello croato.