Per tanti anni è stato croce e delizia di un Rapid scostante, ma quest’anno sembra essersi finalmente preso Vienna. Philipp Schobesberger è una delle ali migliori che il calcio austriaco possa offrire e fin da giovanissimo ha fatto vedere le sue splendide qualità. Iniziò da ragazzino con il Pasching, squadra decaduta nella categorie inferiori, dove trionfò incredibilmente in Coppa d’Austria risultando tra i protagonisti nella vittoria finale contro l’Austria Vienna. Le sue qualità con la piccola squadra dell’Alta Austria non passarono inosservate e il Rapid Vienna fu la più svelta di tutte ad accaparrarselo e lo riportò nella sua città natale. Con Louis Schaub formò la più imprevedibile e promettente coppia di esterni d’attacco dell’intero panorama austriaco e nel loro primo anno diedero puro spettacolo. Dopo un inizio stentato il Rapid si riprese e chiuse la stagione al secondo posto dietro ad un irraggiungibile Red Bull Salisburgo.
Schobesberger sembrò soffrire la convivenza con Schaub anche perché il talentino classe ’94 stava bruciando le tappe e iniziò a essere conosciuto anche fuori dai confini. Inoltre le successive stagioni del Rapid non lo aiutarono con la squadra che andò male e la possibilità di mettersi in mostra sempre più limitata.
Iniziò la stagione 2017/18 con Djuricin che non lo vedeva tra i titolari e nelle prime sette giornate partì sempre dalla panchina. I verdi di Vienna continuarono il loro 2017 orribile e si trovarono già ben distaccati dalla prime posizioni quando andarono a Salisburgo per la sfida impossibile contro il Red Bull. Il Rapid però giocò bene, passò in vantaggio con Ljubicic, ma un autogol di Schwab riportò il risultato sull’1-1 e qui cambiò la sfida. Schobesberger entrò al posto di Schaub e diventò una freccia imprendibile per la difesa biancorossa dove realizzò, dopo una splendida falcata, il raddoppio. Dabbur a tempo scaduta pareggerà i conti ma la fascia sinistra aveva trovato il suo padrone. Le grandi prestazioni si fecero sempre più frequenti e costanti e il 9 ottobre fece finalmente il suo debutto in nazionale in una sfida in Moldavia valida per le qualificazioni subentrando ad Arnautovic. Ma perché fermarsi qui quando si può strafare e diventare definitivamente “L’artista di Vienna”? In tre giorni ci furono due derby con l’Austria e tutti e due furono in uno dei tempi del calcio mondiale: l’Ernst Happel Stadion di Vienna, per tutti il Prater. La consacrazione arrivò in entrambe le sfide, prima decidendo la gara in campionato con un dolcissimo colpo di testa e poi in coppa deliziando gli occhi degli amanti del calcio con una punizione meravigliosa.
Velocità, tecnica, dribbling e senso del gol, a 24 anni Phillip Schobesberger è diventato finalmente grande passando da talento acerbo a icona del calcio austriaco. La sua valutazione è in continuo aumento e il Rapid ha ben pensato di tutelarsi facendogli firmare un contratto fino al 2022. Chissà se vestirà ancora per tanti anni questa gloriosa maglia o cercherà fortuna all’estero, ma intanto dalle parti di Hütteldorf si godono il loro numero 7.
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