L’eliminazione dalla Champions League (prevedibile visto il livello del Manchester City) si aggiunge all’uscita dalla DFB-Pokal e ad un decimo posto in Bundesliga frutto di cinque sconfitte e due pareggi nelle ultime sette partite. La notizia dell’addio di Rose, prossimo tecnico del Dortmund, ha portato ad un vero e proprio crollo dei Fohlen che devono provare, almeno, ad ottenere la qualificazione alla Conference League. Nonostante tutto, però, la stagione del Borussia Monchengladbach va considerata positiva a causa dell’ottima campagna europea disputata.
Il girone di Champions con Real Madrid, Inter e Shakhtar dava al Monchengladbach pochissime possibilità non solo di passare il turno ma anche quello di terminare al terzo posto per poter accedere all’Europa League. I primi centottanta minuti hanno cambiato completamente le carte in tavola con il Borussia capace di pareggiare sia con i nerazzurri sia con le Merengues; sfide che hanno lasciato l’amaro in bocca ai tedeschi recuperati, in entrambe le circostanze, nei minuti finali. I successivi due incontri con gli ucraini (dieci gol realizzati tra andata e ritorno) sono stati indicativi per dimostrare quanto i ragazzi di Rose fossero all’altezza di squadre ben più attrezzate. La qualificazione agli ottavi, complice il suicidio di Lukaku e compagni, è stato il giusto premio ad un club che ha affrontato la Champions con la consapevolezza dei propri limiti ma senza paura di esprimere il proprio gioco.
E’ stata proprio la qualità gioco che ha permesso al Borussia Monchengladbach di passare il turno. I ragazzi di Rose, infatti, non sono mai partiti con l’intenzione di difendersi ad oltranza ma hanno sempre proposto un’idea di calcio caratterizzata dalla velocità e dalla continua ricerca della profondità grazie a due come Pléa e Thuram abili nel mettere in difficoltà le difese avversarie. Non solo i due attaccanti ma anche la costante spinta degli esterni, l’intelligenza calcistica di uno straordinario Neuhaus e la spensieratezza di chi non aveva nulla da perdere hanno permesso al Gladbach di essere la grande sorpresa del Gruppo B.
Un notevole dispendio energetico
Il Borussia Monchengladbach, squadra di certo non abituata ad affrontare la doppia competizione, è stata chiamata ad un dispendio energetico (sia fisico che psicologico) notevole. I Fohlen, infatti, avevano un margine di errore praticamente nullo e questo ha portato a disputare sei partite come se fossero sei finali. Il cammino europeo si è, ovviamente, riversato sulla Bundesliga dove il club ha faticato ad essere brillante. Il decimo posto attuale non è solamente frutto di quanto fatto in Europa ma arrivare fino agli ottavi di finale, dopo aver superato un girone decisamente complicato, rende la stagione del Gladbach assolutamente positiva.
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