Il decimo titolo nella Copa São Paulo Junior ha portato al Corinthians ottime notizie e prospettive per il futuro: Pedrinho e Carlinhos sono sicuramente le più interessanti e quelle destinate a brillare anche con la prima squadra del Timão dopo un processo di crescita lungo e continuo all’interno del club.
Un 10 e un 9, una coppia complementare con picchi interessanti di esplosività che sembra destinata ad avere un roseo futuro anche oltre le giovanili.
Pedrinho rappresenta l’anima viva del Brasile paulista, un fantasista che lasciato in libertà può disegnare quello che vuole su un campo di calcio. Questo classe 1998 è al Corinthians da quando aveva 15 anni e ha percorso le trafila delle giovanili trovando proprio nella Copinha São Paulo il torneo in cui mettersi in mostra grazie alle sue prodezze sia nell’edizione passata che in quella di quest’anno.
Un 10 vero nonostante il Timaozinho abbia affidato quella maglia all’altro giovane interessante Oya per fargli vestire il numero 7. Dribbling armonico e pulito di pura scuola brasiliana, aperture e infilate di chi vede il calcio da un’altra prospettiva. Di Pedrinho sorprendono infatti più le imbucate geniali che la maniera in cui salta l’uomo, fin troppo scontata quando si parla di una giovane promessa verdeoro.
Ama toccare la palla con il mancino e spesso preferisce forzare la giocata con l’esterno del suo piede forte invece di provare a liberare il destro. Al di là di questo limite tecnico che potrà limare con la crescita è un giocatore con ottime prospettive e una grandissima visione di gioco che lo rende credibile anche per un grande futuro.
Da un punto di vista tattico la sua figura si colloca perfettamente nel contesto del doppio trequartista brasiliano, preferibilmente partendo da destra: la sua velocità palla al piede abbinata all’intelligenza di sapersi liberare del pallone nel modo e nel momento giusto sembrano cucirgli addosso questo ruolo.
A sfruttare il grande lavoro di Pedrinho c’è questo ragazzone di 198 centimetri che in area di rigore ha trovato il modo di farsi rispettare. Un anno più grande rispetto al suo partner ideale è pronto per il grande salto in prima squadra. Carlinhos ha segnato tantissimo in questi anni con le giovanili del Corinthians e vuole provare a impattare alla grande anche anche con il Timão dei grandi.
L’altezza imponente non pregiudica la velocità del ragazzo: nonostante sfiori i due metri ha un fisico molto asciutto che gli consente di sfruttare al meglio le sue lunghe leve senza renderlo un gigante impacciato. Le gambe riesce a sfruttarle anche per stop complicati con cui riesce ad addomesticare il pallone in area di rigore per poi concludere con ottima freddezza. Questa forse è la sua grande abilità, quella di riuscire a controllare fisico e pallone in area di rigore per poi inquadrare la porta come fanno in pochi alla sua età.
Queste peculiarità fisiche lo rendono un’arma imprevedibile anche nelle ripartenze che lanciate da funamboli come Oya o lo stesso Pedrinho possono valorizzare al meglio i suoi movimenti alle spalle dei difensori.
La Copa São Paulo ha evidenziato il talento di questo centravanti di assoluto spessore che giunge all’anno della verità in cui potrà giocarsi le sue carte in prima squadra tra Paulistão e Brasileirão.
Sembra difficile immaginare il futuro di Pedrinho e Carlinhos separati vista la loro complementarità ma bisognerà aspettare per poterli vedere entrambi con il Corinthians di Fábio Carille. I segnali lanciati nella Copinha però lasciano presagire ad un grande futuro per questa coppia.
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