È tempo di Terzo Turno Preliminare per il Red Bull Salisburgo che dopo essersi sbarazzato con un doppio 3-0 dei maltesi dell’Hibernians ha di fronte un avversario ben più ostico: i Campioni di Croazia del Rijeka. Anche la squadra di Fiume non ha avuto problemi per passare, dato che ha asfaltato con un complessivo 7-1 i gallesi del The New Saints.
La partita sulla carta è molto equilibrata e già l’anno scorso i Campioni croati hanno fermato sul più bello il sogno gironi per il Red Bull, anche se allora era la più esperta Dinamo Zagabria. I fiumani hanno vinto nello scorsa stagione il loro primo titolo, interrompendo un filotto di undici campionati consecutivi vinti dai capitolini. Ma c’è di più, perchè dal primo campionato dopo l’indipendenza croata, con la stagione del 1992, è la prima che lo scettro dei più forti esce dal binomio Zagabria-Spalato. E forse un sorrisetto a D’Annunzio da lassù sarà scappato.
Ma oggi non è tempo di letteratura e storie romantiche, oggi si scrive il primo dei due capitoli che stabiliranno chi tra Red Bull Salisburgo e Rijeka approderà ai playoff di Champions League. Biancorossi austriaci che schierano un 4-4-2 a rombo con Minamino alle spalle degli attaccanti Hwang e Dabbur. 4-4-2 classico, invece, per la squadra di Matjaz Kek che annovera molti ex giocatori passati per l’Italia, fra tutti l’ex pescarese Zuparic in difesa, l’ex Spezia, Latina e Parma Ristovski come terzino destro e l’ex toro Vesovic, esterno alto di sinistra. A far da centravanti l’austriaco ed ex Austria Vienna Alexander Gorgon.
La partita inizia tesa, bloccata a centrocampo e con entrambe le squadre impaurite dal subire un gol. Per ora il vero spettacolo sono gli oltre mille croati giunti nella Salisburghese. La partita cambia al 30′, quando dalla destra Ristovski pennella un perfetto cross dove si avventa in tuffo Mario Gavranovic. Lo svizzero si incunea tra Miranda e Car e batte Walke per lo 0-1 del Rijeka. E per il Red Bull è una dura mazzata. Il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti, con Marco Rose infuriato con i suoi pronto ad una severa strigliata. E le urla dell’allenatore tedesco danno i loro frutti, perchè dopo soli tre minuti un perfetto contropiede orchestrato da Yabo viene concluso da Hwang che fredda Sluga e rimette la partita in parità. Ci si aspetterebbe un Red Bull battagliero, voglioso del 2-1, ma non lo fa più di tanto e la partita si avvia verso il 90′.
Pareggio d’oro per il Rijeka, al quale basterà lo 0-0 al ritorno per assicurarsi il passaggio del turno. Per il Red Bull Salisburgo il primo gol subito in stagione può costare carissimo, ma tutto è ancora aperto e fra sette giorni, a Fiume, ne vedremo delle belle.
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