Si stenta a credere alla grandissima dimostrazione d’orgoglio stasera dell’Olympiacos contro la Juventus nella seconda giornata del girone D di Uefa Champions League, come si stentava a credere la seconda panchina di fila, rifilata da Mister Allegri, a Gonzalo Higuain.
Prestazione da incorniciare quella per l’Olympiacos, per quanto il risultato finale ne concerne, con un grand’inizio in un primo tempo di sostanza: nemmeno scoccato il 7° minuto che Seba si infila in area avversaria, e dopo una finta ad aprire il destro, tira alto da posizione vantaggiosissima. Dall’altro lato del campo la Juventus fatica a trovare linee, guidata anche da un movimento offensivo dei trequartisti, a dir poco timido: le poche fiamme di Dybala e Douglas Costa, responsabilizzano il giovane Betancur in cerca di diagonali con cui servire i compagni smarcati; la prima occasione capita ad Alex Sandro su corner di Dybala, con la palla che si alza troppo sul colpo di testa in stile derby. I greci volano in contropiede, non trovando però l’aggancio decisivo ai 30 metri, risultato di un trattamento degno di lode di Barzagli, che con manifesta superiorità gioca sempre di fisico anche col nigeriano Emenike: il primo tempo si trascina, con qualche tona alta per la Juventus alla fine del primo tempo, con gli interventi di Proto e del palo, in grado di mantenere sullo 0-0 il primo tempo.
Secondo tempo che la Juventus vede trascorrere indomabile nel suo tempo, con un possesso palla verticale nella zona box-to-box del campo, dove Matuidi e Betancur (coadiuvati da un mancino preciso di Chiellini) cercano di trovare spazi per i loro passaggi, con Dybala e Costa non in grado di riuscire a mantenere palla e proporsi: l’Olympiacos continua la sua difesa attenta, e rischia il capovolgimento dell’azione in due occasioni, in cui l’ultimo passaggio ad Emenike è mancato. La partita si sblocca per la Juventus al 60° con l’entrata di Higuain per uno stanco Cuadrado, che riesce a farsi vedere anche in profondità, su lancio di Betancur, mancando il tocco finale: l’Olympiacos comincia a non salire più, stringendo le maglie difensive e non lasciando all’estro degli avversari. Il corpo a corpo tra Mandzukic e Figueiras viene vinto da Mandzukic che ritorna il pallone ad Alex Sandro per chiudere l’uno due, con il cross basso dello stesso sul primo palo: questo è il momento Higuain, che riesce a girare di prima di sinistro, con il rimpallo di Engels e Proto a negargli il gol, ma sulla ribattuta di destro produce il vantaggio dei padroni di casa; passano pochi minuti che lo stesso Higuain produca un assist per Dybala che salta il portiere con un pallonetto. La Juventus è coraggiosa e fortunata, perchè sul salvataggio di Engels, la palla schizza sulla testa e sul busto di Mandzukic, che trascina la palla in porta; il risultato svalorizza troppo il vero gioco visto nei 90 minuti prodotto dall’Olympiacos, squadra che ha certamente prodotto la partita migliore che potesse aspettarsi Lemonis.
Tabellino:
JUVENTUS-OLYMPIACOS 2-0 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: Higuain (J) al 24′, Mandzukic (J) al 35′ s.t.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Sturaro (dal 36′ s.t. Benatia), Barazagli, Chiellini, Alex Sandro; Bentancour, Matuidi; Cuadrado (dal 15′ s.t. Higuain), Dybala, Douglas Costa (dal 39′ s.t. Bernardeschi); Mandzukic. (Szczesny, Asamoah, Rugani, Khedira). All. Allegri
OLYMPIACOS (4-1-4-1): Proto; Figueiras, Engels, Nikolaou, Koutris; Zdjelar (dal 32′ s.t. Fortounis); Pardo (dal 26′ s.t. Ben Nabouhane), Romao, Odjidjs, Sebà; Emenike (dal 43′ s.t. Marin). (Choutesiotis, Botia, Tatchtsidis, Elabdellaoui). All. Lemonis
ARBITRO Stieler (Ger)
NOTE: spettatori 29.004, incasso di 1.385.770 euro, abbonati 3.815, quota di 361.880. Nessun ammonito. Tiri in porta 8-2. Tiri fuori 5-5. In fuorigioco 1-3. Angoli 8-3. Recuperi: 1′ p.t., 4′ s.t.
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