Assalto al Paris Saint Germain… da Parigi. Antoine Arnault, membro di una delle famiglie più ricche del mondo ha presentato l’ambizioso progetto del Paris FC, la seconda squadra della capitale francese che, dopo 30 anni, è vicina a tornare nel calcio che conta per regalarsi finalmente un derby contro il Paris Saint-Germain.
Il dado è tratto. Il Paris FC è nelle mani migliore possibili per lanciare il guanto di sfida alla prima squadra della capitale francese. Come nella filosofia Red Bull, si procede a piccoli ma decisi passi per scalare la vetta. Arnault e Red Bull attendono di ottenere la tanto attesa promozione in Ligue 1 poi scatterà il piano sportivo – industriale nel pieno rispetto di un percorso collaudato in tutti gli sport, calcio compreso. Un progetto ambizioso, senza bruciare le tappe, per arrivare al top e restarci. È successo con il Lipsia e il Salisburgo, tutto lascia credere che possa accadere anche con il Paris FC. La società austriaca, pioniera della multiproprietà, avrà appena l’11% nella sua prima fase, il 15% nel 2027, anno in cui il maggiore azionista, nonché proprietario uscente,Ferracci, passerà la mano. Gli Arnault gestiranno più del 50% e prenderanno il resto nel terzo anno, quando tutto lascia credere che la squadra possa essere una realtà già consolidata in Ligue 1.
L’idea di Arnault è di creare, una volta per tutte, un progetto sportivo capace di rendere il Paris FC in grado di competere con il Paris Saint Germain. Il budget stanziato lascia chiaramente intendere quali siano le intenzioni del club. 2200 milioni di euro già pronti ad essere investiti. Una montagna di soldi, frutto del capitale illimitato delle due aziende, che non saranno immessi sul mercato. Serviranno per il programma che ha in mente Red Bull. Ovvero allestire delle infrastrutture all’avanguardia, dotarsi di uno scouting in grado di cercare e trovare i migliori giovani in circolazione in modo da generare un calcio sostenibile: tradotto sul campo significa scoprire calciatori dall’altissimo potenziale, autofinanziarsi e rendere sempre più competitiva la squadra con nuovi innesti. Modello Atalanta o Bayer Leverkusen, per capirsi, ma con un colosso alle spalle e un direttore del progetto sportivo come Jurgen Klopp. Nessun sogno, dunque, ma solide fondamenta destinata a reggere un club ormai pronto ad entrare in una nuova dimensione. L’obiettivo più immediato e centrare l’agognata promozione. Il resto, arriverà con il tempo: la filosofia, lo dice la… storia, è premiante.
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