Con il caos di Argentina-Marocco il calcio non è iniziato nel migliore dei modi. Sullo spirito olimpico sono prevalse rabbia e polemiche
Pronti via e il calcio a Parigi 2024 è giù un flop. Colpa di Argentina-Marocco, iniziata alle 15 e terminata alle 19.04. Più di quattro ore dopo il caos che è divampato durante il match. Valido per il girone B (con Ucraina e Iraq) si sono mossi almeno 30mila tifosi del Marocco, che hanno riempito di rosso il glorioso stadio Geoffroy-Guichard del Saint-Etienne, uno dei più amati e titolati club francesi, dove peraltro giocava Michel Platini prima di andare alla Juventus nel 1982. A causa del coro anti Francia durante la festa per la vittoria della Copa America, l’inno dell’Albiceleste è stato fischiato dai tifosi transalpini. Ma non è finita. Sul risultato di 2-1 per il Marocco, al 90’ è arrivato l’annuncio del tempo di recupero: 15’. Qualcosa di incomprensibile.
E l’Argentina va in gol per il 2-2 finale al 106’ in maniera rocambolesca: tiro, respinta del portiere, altro tiro deviato sulla traversa, colpo di testa ancora sulla traversa, la palla finisce sui piedi di Cristian Medina che la mette dentro mentre i compagni e la panchina impazziscono di gioia. Lo stadio esplode di rabbia, invasione di campo, petardi, l’arbitro svedese Glenn Nyberg manda tutti negli spogliatoi per evitare guai peggiori. Però, attenzione. La gara non è finita anche se sembrerebbe di sì. Invece, tornata la calma dopo due ore Nyberg decide di riprendere, i giocatori vanno in campo per altri tre minuti, l’arbitro guarda la Var e annulla il precedente pareggio argentino per un fuorigioco di metà scarpa, il Marocco che da ore gridava al furto torna vincitore, finisce 2-1. E scoppia, stavolta, la rabbia argentina. Insomma, il calcio non inizia nel migliore dei modi. Ma vediamo chi sono i fuoriquota presenti a Parigi 2024.
Capitano e leader della Francia, della Nazionale padrona di casa, che sta organizzando questa Olimpiade. Con l’Arsenal, in Premier, non è andata proprio benissimo. Allora è tornato in patria e ora indossa la casacca del Lione. Lacazette ha 33 anni e nelle ultime 60 partite ha segnato la bellezza di 50 gol. Ecco perché i Bleus puntano sul suo fuoriquota per centrare una medaglia d’oro che manca da Los Angeles 1984, quando la Francia vinse 2-0 contro il Brasile. In quell’edizione l’Italia arrivò quarta, sconfitta dalla Jugoslavia nella finalina per il bronzo.
Il vice Haaland (o quasi) al Manchester City di Pep Guardiola arriva da una Copa America vinta con la Nazionale maggiore (e due gol siglati al Canada, uno ai gironi e uno in semifinale). Nonostante la sua giovane età, 24 anni, a Julian Alvarez l’esperienza non manca. Ed è per questo che l’Albiceleste punta su di lui. In bacheca l’Argentina ha due ori vinti ad Atene 2004 (1-0 al Paraguay; l’Italia conquistò il bronzo) e Pechino 2008 (1-0 alla Nigeria).
Lui è forse il giocatore più esperto e conosciuto, nonostante abbia soltanto 25 anni, tra i fuoriquota di questa Olimpiade. Guida il Marocco, che già alla prima giornata ha battuto una delle favorite, l’Argentina nella gara caos descritta nell’introduzione. Il Marocco, che al Mondiale in Qatar nel 2022 ha raggiunto la semifinale, sogna la medaglia d’oro. Non è più una sorpresa ed è guidata dall’esterno del Psg, che ha già indossato in carriera le maglie di Real Madrid, Borussia Dortmund e Inter.
Chiamato per guidare la Francia, insieme a Lacazette all’oro olimpico che manca esattamente da 40 anni. Il passaggio al Bayern Monaco gli è valso il gradino più basso del podio dei trasferimenti più onerosi di questa sessione di calciomercato dietro a Yoro dello United e Onana dell’Aston Villa. Il c.t. dei Bleus, Thierry Henry, punta su Olise che ha vissuto una straordinaria annata in Inghilterra con la maglia del Crystal Palace.
Convocato a Parigi 2024 dalla Guinea come fuoriquota, forse in un’altra vita sarebbe stato convocato dalla Nazionale italiana. In realtà ci è andato vicino, dal momento che nel 2017 si parlava di una sua possibile naturalizzazione. Invece, tutto è sfumato e negli anni si è un po’ perso. Adesso gioca nell’Anderlecht (è sbarcato in Belgio nel 2022), dopo aver vestito le maglie di Bologna, Napoli e Roma.
Il suo cartellino è ancora di proprietà della Roma che lo aveva acquistato nell’estate del 2021 per 17,5 milioni, ma in realtà sono due anni che gira. Spezia, poi Cagliari, ora tornerà in giallorosso aspettando di sapere la prossima destinazione. A Parigi 2024 è la stella della nazionale uzbeka e ha già segnato nella prima gara olimpica contro la Spagna, persa 2-1 dalla sua Nazionale.
Il veterano dei veterani in questa Olimpiade, a Parigi 2024. In primis, è una colonna del Benfica. In secondo luogo, è un punto fermo dell’Argentina di Lionel Scaloni, con la quale ha vinto il Mondiale 2022 in Qatar (ai rigori contro la Francia e in quel match ha tagliato il traguardo delle 100 presenze con la casacca dell’Albiceleste) e le due Cope America del 2021 e del 2024. Adesso vuole anche l’oro olimpico. Certo, a Parigi non è iniziata proprio benissimo, visto il k.o. per 2-1 contro il Marocco appunto, ma anche in Qatar l’avventura argentina era iniziata con la sconfitta contro l’Arabia Saudita.
In patria, in Argentina, quando indossava la maglia del River Plate, lo chiamavano “Il Vichingo”. Adesso gioca nella Fiorentina e Raffaele Palladino, che ha sostituito Vincenzo Italiano (nel frattempo andato al Bologna che guiderà in Champions), punta molto su di lui. In attacco, però, Beltran deve affinare le sue doti realizzative: ha segnato 10 gol tra campionato e coppe. La Fiorentina vuole di più.
L’esterno ha fatto bene in serie A con il Bologna di Thiago Motta (quinto e in Champions) e ora all’Olimpiade vuole continuare a stupire. Per lui quest’anno 18 presenze e due gol, entrambi alle romane. Al di là dell’esperienza di Hakimi, il Marocco punta molto su di lui.
Altro fuoriquota della Guinea, anche lui centrocampista. Dopo tanti anni tra Lipsia e Liverpool, oggi gioca nel Werder Brema, in Bundesliga. In realtà, nello scorso campionato, è sceso in campo solo tre volte. Quindi, per lui, l’Olimpiade parigina potrebbe essere un’occasione di riscatto.
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