È servita solo la rete di Mustafi ad inizio ripresa per salvare l’Arsenal da un’altra clamorosa sconfitta che avrebbe complicato ulteriormente una situazione già molto difficile: il pareggio per 2-2 contro il Manchester City non soddisfa pienamente i Gunners, sesti in classifica è ancora molto lontani dalla zona Champions League, unico traguardo che potrebbe salvare la stagione.
Difese da incubo
Se il City è stato tagliato brutalmente fuori dalla lotta per il titolo e l’Arsenal è così lontano dalla top 4 il motivo è chiaro e lampante: entrambe le squadre non possono vantare di difese eccellenti, punti deboli che spesso in questa stagione hanno causato non pochi problemi. A far disperare Guardiola ci pensano i due centrali di difesa, i tanto discussi Stones e Otamendi: anche oggi i due difensori non sono riusciti a smentire i loro detrattori, soprattutto in occasione del secondo gol dell’Arsenal, quando Mustafi è stato praticamente libero di agire. Anche per i Gunners la situazione sembra essere delle più preoccupanti, come dimostrano i 36 gol al passivo in questa stagione.
Wenger, forse difensivamente messo meglio del suo collega spagnolo, non ha mai saputo individuare un profilo d’esperienza per guidare la sua retroguardia, affidandosi a giovani dalle belle speranze che il più delle volte non hanno soddisfatto le aspettative.
Arsenal chiama Sanchez
Sembrava essere stata la mossa più giusta della stagione lo spostamento di Sanchez come centravanti, ma l’idea di Wenger non ha retto fino alla fine: complice anche un ambiente non più sereno, in continua rivolta contro l’allenatore francese, il rendimento del cileno è calato vertiginosamente con il passare delle settimane, fino a farlo sparire del tutto.
Anche oggi contro una difesa non imbattibile Sanchez non è riuscito dare fare il suo contributo, facendo forse capire che la sua strada si separerà presto da quella dell’Arsenal. Il cileno in nazionale viaggia a cifre record ma non riesce a replicarsi nel complicato contesto dei Gunners: forse terminare al più presto la stagione potrebbe è l’obiettivo primario del Niño Maravilla.