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Pareggio fra Lilla e Milan: il passaggio del turno si complica

Una partita noiosa, con poche occasioni e pochi lampi di luce in una fredda e buia serata di Europa League. è questo il perfetto riassunto dello scontro fra Lilla e Milan, che non ha visto dominare nessuna delle due formazioni. Un pareggio che, però, non va bene a nessuna delle due formazioni, perché la vittoria dello Sparta Praga ha ulteriormente complicato il discorso passaggio del turno.

I cechi, infatti, sono riusciti a battere per 3-1 un Celtic che è ufficialmente la delusione più grande di questa edizione dell’Europa League: lenta, leziosa e spenta, la squadra scozzese non ha realmente dimostrato di essersi meritata la qualificazione ai gironi di questa competizione. La squadra ceca, invece, pur avendo evidenti limiti tecnici, ha sempre lottato su qualsiasi pallone ed è riuscita a salire a 6 punti in classifica. A un punto di distanza il Milan, preceduto a sua volta dal Lilla. Tre squadre in lotta per soli due posti, con i rossoneri a cui non sarà permesso di sbagliare nemmeno una sola partita, pena l’estromissione dalla fase finale dell’Europa League.

La partita contro i francesi ha comunque ridato anche certezze importanti a Pioli, che ha finalmente potuto riammirare anche in Europa League un Milan compatto e difensivamente solido, capace di tenere testa al veloce e dinamico attacco del Lilla. Allo stesso modo, hanno sicuramente sorpreso le ottime prestazioni di Castillejo, autore di una gara generosissima, e di Tonali, che con una grande verticalizzazione ha messo Rebic a tu per tu con Maignan. Male invece Gabbia e Calhanoglu, che nelle ultime partite è andato incontro ad una preoccupante involuzione. La mancanza di Ibrahimovic quindi si è fatta sentire, con un reparto offensivo che ha spesso cercato la profondità senza successo. Gli spunti interessanti comunque non mancano, anche se questo Milan rimane fortemente dipendente dalle straordinarie qualità dell’attaccante svedese.

Le partite contro Celtic e Sparta Praga, però, non andranno assolutamente sbagliate, con o senza Ibrahimovic.

Federico Zamboni

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