Una notte folle quella vissuta ad Anfield negli ottavi di finale della Carabao Cup; i campioni d’Europa del Liverpool ospitavano l’Arsenal in un match diverso dal solito visto le numerose assenze da ambo le parti. I novanta minuti, però, sono andati oltre le più rosee aspettative. Una partita senza senso, con continui ribaltamenti di fronte e una squadra, i Gunners, colma di rabbia; i ragazzi di Emery sono riusciti nell’impresa, perché di questo si tratta, di uscire nonostante i cinque goal realizzati a domicilio del Liverpool. Origi, in assenza dei titolari, si prende sulle spalle i Reds ma l’Arsenal ha perso una grande occasione.
Arsenal, troppo bello per essere vero
Da un lato ci sono i cinque goal realizzati e la conferma di Martinelli; il giovane attaccante ha dimostrato di non temere determinati palcoscenici e ha provato a trascinare i suoi con una doppietta. L’altra faccia della medaglia, quella meno positiva, sta nel fatto di non aver ottenuto il pass per i quarti di finale; una prestazione del genere, in casa dei campioni d’Europa, doveva concludersi con qualcosa di più concreto rispetto ai semplici complimenti. L’Arsenal è stato tradito dai soliti problemi: la poca continuità all’interno del match e una difesa che non può permettersi errori come quello sul rigore alla fine del primo tempo. Occasione mancata? Assolutamente si; la Carabao Cup non è il principale obiettivo del Liverpool e lo ha dimostrato la formazione messa in campo da Klopp. Occasione persa perché la rete del definitivo cinque a cinque è arrivata nel finale con la difesa Gunners disattenta su Origi bravo a sfruttare le proprie abilità tecniche. Vincere ad Anfield sarebbe stata una grande iniezione di fiducia per il futuro e invece resta tanta rabbia a causa di un risultato che non può far piacere.
L’Arsenal segna cinque goal in casa dei campioni d’Europa ma viene eliminato dalla Carabao Cup ai calci di rigore (decisivo l’errore di Ceballos). Il paradosso dei Gunners in una serata senza senso.