Daniele De Rossi lascia la Roma ed apre la stagione degli esoneri: tantissimi dubbi accompagneranno i dirigenti e i presidenti sino alla sosta. In primis Paulo Fonseca ma anche gli altri colleghi rischiano.
Secondo i bookies, il prossimo allenatore destinato a perdere la propria panchina è Eusebio Di Francesco, tecnico del Venezia. L’allenatore ha avuto rassicurazioni dalla società dopo la sconfitta maturata a San Siro. Un 4-0 che non ha convinto soprattutto per come è maturato: al Milan sono stati sufficienti 30’ per calare il poker. D’accordo la differenza di valori, ma c’è modo e modo di perdere e Di Francesco ha scelto il più imbarazzante. Il tecnico è chiamato a trovare almeno un paio di punti entro la sosta. Gli avversari si chiamano Genoa, Roma e Verona. Difficile, ma non impossibile, piuttosto doveroso per conservare il posto provare a smuovere la classifica.
Anche sugli Appennini il panorama è fosco. Nuvole su Italiano e Palladino, rispettivamente a Bologna e Firenze. Sotto le due torri nessuno si aspettava di ripetere la stagione che ha portato al quarto posto con Thiago Motta, ma neanche di ritrovarsi ai margini della lotta retrocessione. Italiano è atteso da una sfida complicata: ha superato bene o male l’esame Shakhtar, è atteso da Monza, Atalanta, Liverpool e il derby con il Parma. Far dimenticare il suo predecessore non è facile, ma il suo Bologna è ancora un enorme punto interrogativo.
Esattamente come la Fiorentina di Palladino, che è stata rivoltata come un calzino senza che il nuovo tecnico riuscisse immediatamente a trovare la quadra. Il nuovo modulo, con la difesa a tre, non convince. Kean si è rivelato un acquisto azzeccato ma il rendimento della Viola è molto deludente rispetto alle aspettative venutasi a creare e gli esami non sono per niente facili. Lazio, Empoli e Milan potrebbero dire molto sul futuro del tecnico.
E poi c’è Paulo Fonseca, perennemente nella centrifuga. Era uscito irrobustito dalla vittoria contro il Venezia che dopo l’1-3 incassato dal Liverpool è stata rivalutata, in peggio, osservandola dalla prospettiva di un successo maturato anche e soprattutto per la pochezza dell’avversario. I prossimi test, quelli che diranno se le ambizioni siano parallele alle possibilità di realizzarle arriveranno prestissimo. Dopo il Liverpool, arriva il derby con l’Inter. La sfida contro i reds ha già ridimensionato il Milan. E solo se i 90’ della stracittadina milanese lasceranno in eredità indicazioni positive il peggio può dirsi alle spalle, altrimenti, ammesso e non concesso che già il derby non sia fatale, le sfide contro Lecce, Leverkusen e Fiorentina saranno decisive, nel bene o nel male, per il proseguo sulla panchina rossonera.
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