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Berg fa 21, il Pana batte il Pani e mette il titolo nelle mani dell’Olympiakos

Era un match dalla valenza particolarissima, quello che giovedì ci ha regalato l’Apostolos Nikolaidis. Non mi sarei stupito che qualcuno, nelle parti più centrali di Atene, lì dove il 3 febbraio 1908 Giorgios Kalafatis diede origine al Panathinaikos, non sia stato contento per il risultato maturato al termine dei 90′. Mi chiederete voi il perchè. La motivazione è semplice: battendo il Panionios, i Πράσινοι hanno messo di fatto il titolo nelle mani dell’Olympiakos. L’Ιστορικός, che era riuscito a rosicchiar progressivamente punti a quelli del Pireo fino ad avvicinarsi pericolosamente a -6 (addirittura, vincendo lo scontro diretto al Karaiskakis, dove finì 0-1 grazie al blitz firmato Masouras), era l’unica vera rivale nella lotta al vertice di Super League. Parallelamente alla vittoria dell’Olympiakos in questo turno infrasettimanale (0-2 a Kerkyra, decisivi Fortounis e Marin), ecco che la distanza che separa i biancorossi dal Panionios si fa di 9 punti. Il che vuol dire, tradotto in parole spicce, che Marinakis può già dar ordine ai suoi magazzinieri di dare una bella ripulita alla ricca bacheca del Θρύλος. Manco a dirlo, un nuovo, ennesimo titolo è pronto per trovarvi posto. E’ il 44esimo. Si attende solo la conferma inappellabile ad opera di quella scienza esatta qual’è la matematica.

Al secondo posto, nella classifica della Super League, ecco il Paok (a quota 52). Un punto dietro al team di Salonicco, inseguono imperterrite proprio il Panionios ed il Panathinaikos. Più dietro, a 46 punti, l’Aek ormai lontanissimo. Il Pana, adesso, può davvero dir la sua blindando il secondo posto con le unghie e coi denti: è sotto gli occhi di tutti il divario tecnico col Panionios, autore di una grandissima stagione se comparata con le qualità della rosa su cui può contare, ma di un’altra categoria rispetto ai verdi. Un gap che Transfermarket quantizza in 17,05 milioni: facendo un paragone (ma tenendo conto che sul campo non vanno i soldi), ecco che per pareggiare il tutto nemmeno due Pani eguaglierebbero un Pana. Inquietante. E comunque, il dubbio resta: i tifosi dei Πράσινοι avrebbero preferito perdere, ma lasciando il Panionios in lotta con gli arcinemici dell’Olympiakos, oppure sono soddisfatti della vittoria lo stesso?

Dai dubbi alle certezze, ovvero ad esempio il modulo con cui Ouzounidis ha schierato i suoi. 4-4-2, già ammirato in occasione del derby contro l’Aek vinto per 2-3: confermato in blocco l’undici che tanto ben aveva figurato allo Spyros Louīs, dunque anche Klonaridis vicinissimo a Berg. Unico assente (ma che defezione) è capitan Zeca, squalificato per somma di ammonizioni e rimpiazzato da Lod in mezzo al campo. Le scelte di Vladan Milojevic invece vedono un 4-2-3-1 in cui la stella della squadra, El Fardou Ben, gioca sulla destra (8 reti e 3 assist in questo campionato per lui, che talvolta ha anche agito da prima punta nel medesimo schema). In mezzo ai tre l’iraniano Shojaei, sulla sinitra Masouras, come punta ecco Samed Yesil.

La differenza di tasso tecnico tra le due formazioni, come detto, si è vista tutta. In campo, giovedì, c’è stata di fatto una sola squadra. Anche se il punteggio è di sola una rete a zero, peraltro arrivata su calcio di rigore. Nel complesso, il collaudato modulo sembra aver fatto le fortune di Marinos Ouzounidis, che pare aver trovato la tanto agognata quadratura del cerchio semplicemente avvicinando Klonaridis a Berg. Qualche metro di differenza per un giocatore, un grande passo per il collettivo. Villafáñez (17′), Berg di testa (18′, ma sembrerebbe starci un rigore per l’intervento di Risvanis…), poi ancora lo svedese (28′) e nuovamente Villafáñez (32′): il Pana colleziona tantissime occasioni da rete ma concretizza pressochè nulla. Quanto al Panionios, soltanto una debolissima conclusione di Masouras bloccata senza troppe perplessità da Vlachodimos. E tanti, tanti cartellini gialli (4 solo nella prima frazione): siamo pur sempre in Grecia, no?

Col placet di Granas ricominciano le ostilità, ma senza Robin Lod (infortunatosi, dunque costretto a lasciar il campo a favore di Nuno Reis). Shojaei prova a dar una strigliata ai suoi (51′) ma nessuno lo seguirà, Berg rischia di decidere anzitempo il match (62′), poi Milojevic toglie un evanescente Yesil per inserire il 19enne Lamprou. Leto fa il suo ingresso per Mpoku, e l’ex Catania risulterà decisivo poco dopo. Minuto 74, l’argentino combina col connazionale Villafáñez che gli restituisce il pallone di tacco, prova ad andar via il numero 11 ma viene strattonato da Tasoulis. Dischetto, undici metri, Marcus Berg. Suvvia, non crederete mica che lo svedese abbia sbagliato? Beh, se è così mi dispiace per voi. Gran freddezza per Black Marcus, ma soprattutto gol numero 21. Signore e signori, il bomber originario di Tornsby non ha la benchè minima intenzione di fermarsi. E nelle ultime 9 partite, è andato a segno ben 13 volte: sono contro lo Skoda Xanthi il suo nome non figura tra i marcatori. Succede ben poco: Vlachodimos (Panagiotis, l’attaccante) rileva Klonaridis, facendo compagnia al fratello Odisseas (portiere). Poi fischia Granas, il Nikolaidis esulta. Quindi, per tornare al quesito che mi son posto prima, forse tutto sommato sono stati contenti per la vittoria (ancor più per un’eventuale sgarbo all’Olympiakos). Ciò non toglie che non sarei stato stupito qualora avessero giocato male per avvantaggiare il Panionios. In fondo, ad Atene funziona così, per i due club protagonisti del “derby degli eterni nemici”. Se non puoi vincere tu, cerca di far il massimo affinchè non vinca l’altro.

Il tabellino:

Panathinaikos (4-4-2): O. Vlachodimos; Coulibaly, Koutroubis, Moledo, Hult; Villafáñez, Lod (dal 46′ Nuno Reis), Kourbelis, Mpoku (dal 65′ Leto); Berg, Klonaridis (dal 75′ P. Vlachodimos). All. Ouzounidis

Panionios (4-2-3-1): Gianniotis; Vlachos, Risvanis, Ikonomou, Tasoulis; Korbos, Siopis; Masouras (dall’87’ Savvidis), Shojaei, El Fardou; Yesil (dal 65′ Lamprou). All. Milojevic

Rete: 74′ rig. Berg. Ammoniti: Mpoku, Reis, Moledo (Pana), Shojaei, Siopis, Ikonomou, Risvanis, Korbos (Pani). Arbitro: Granas.

Matteo Albanese

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