Tra i segreti del successo del Palmeiras in Copa Libertadores c’è sicuramente il giusto mix tra giocatori di grande esperienza e giovani dal sicuro futuro. Il mix perfetto per trionfare in un torneo del genere in cui conta il curriculum dei simboli della squadra, ma anche la prospettiva di calciatori destinati a una carriera europea: e proprio tra questi giovani siamo andati a cercare il meglio che il Verdão ha a disposizione per il futuro mercato.
Partiamo da uno dei giocatori che non erano titolari nella finale contro il Santos: l’esclusione di De Paula è stata una delle sorprese del prepartita, visto anche il livello offerto all’interno della competizione e in particolar modo nella semifinale d’andata contro il River Plate dove è stato forse il migliore in campo. Centrocampista classe 1999 ha caratteristiche eclettiche che lo rendono abile a giocare in tutti i ruoli della zona mediana: per caratteristiche probabilmente è più adatto per un centrocampo a due, ma l’ottima conduzione di palla e la buona visione di gioco lo possono rendere in prospettiva un’ottima soluzione anche per linee a tre, sia davanti alla difesa (più adatto) che da mezz’ala.
Un giocatore di cui si sente già parlare da tempo visto il livello straordinario della sua stagione. Classe 2000, Gabriel Menino per molti è visto come un nuovo Casemiro, anche se l’utilizzo di Abel Ferreira è stato per certi versi stravagante negli ultimi tempi: Gabriel dopo una fase iniziale in cui ha prevalentemente giocato nella coppia di centrocampisti del 4-2-3-1 è stato spesso slittato a destra, sia come esterno (cosa accaduta anche in finale di Libertadores) che come terzino, ruolo dove ha debuttato in nazionale con Tite. Di fatto ripercorre la tradizione brasiliana del centrocampista tuttofare, impiegabile in più zone di campo, uno dei pezzi pregiati dei Campioni d’America.
Delle grandi promesse del Palmeiras è una di quelle con maggiore talento ma che ha dimostrato di meno negli ultimi tempi. Dopo una ripartenza sprint in estate post-covid le sue prestazioni sono state buone solo a tratti. Ha le qualità per diventare un esterno di riferimento nel calcio brasiliano, ma in una zona di campo in cui stanno sbocciando grandi talenti di continuo è importante non perdere colpi. Sicuramente la vittoria della Libertadores darà visibilità anche a lui, ma dovrà fare in modo di tornare velocemente alle prestazioni di fine agosto. Parliamo comunque di un classe 2002 che ha ancora bisogno di esperienza per formarsi e che può aver sofferto anche la grande valutazione che ne viene fatta e i nomi pesanti di club che lo seguono, come le due di Manchester.
Parliamo probabilmente del migliore in campo della finale di Copa Libertadores. La partita l’hanno decisa l’assist di Rony (altro papabile per questo speciale premio) e il colpo di testa di Breno, ma la solidità data da Danilo a centrocampo è stata incredibile. Centrocampista perfetto per le due fasi, lucidissimo sia nel recuperare i palloni che nella scelta di passaggio. Infatti questo mediano classe 2001 azzecca spesso il momento in cui anticipare o posticipare il momento in cui liberarsi del pallone, aiutato anche da una grande calma nel dribbling a basso ritmo che gli permette di guadagnare tempi di gioco. Uno dei giocatori da comprare con grande anticipo dal Palmeiras.
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