Il sogno del Saprissa è terminato, quello di vedere in semifinale una squadra capace di controbattere l’egemonia messicano-statunitense in Concacaf Champions League anche: il Pachuca è vivo più che mai e nel momento decisivo ha saputo tirar fuori le unghie con un dilagante 4-0.
I quarti di finale rappresentano un momento chiave della stagione: si torna in campo dopo diversi mesi, le differenze tecniche si assottigliano e la differenza a fa la testa. A San José il Saprissa era stato superiore nel gioco ma non nel punteggio, in Messico invece l’aria è totalmente cambiata e i Tuzos hanno ribadito con prepotenza la propria candidatura al ruolo di favorita assoluta del torneo.
Quattro gol senza possibilità di replica, una prestazione devastante per mettere al tappeto l’ultima speranza costarricense. Sono venuti a galla tutti i problemi di un Saprissa incapace di arrestare l’attacco avversario, una linea troppo veloce e tecnica per essere arginata in due partite consecutive.
Prima il gol di Guzman – attenzione a questo classe 1995, sta giocando a livelli altissimi in questa stagione – su una distrazione difensiva apre il risultato, poi il talento fa totalmente la differenza. Urretaviscaya porta a spasso la difesa avversaria per il 2- con una giocata che fa sorgere mille domande sul perché la sua esperienza in Europa in un pozzo di talenti come il Benfica sia stata un flop.
Poi è il momento del contropiede dilagante finalizzato da un Franco Jara sempre più impattante in zona gol.
Poteva mancare la firma di Hirving Lozano? Assolutamente no anche se a “regalare” la gioia al Chucky è il portiere Danny Carvajal (provvidenziale una settimana fa nello sventare gli unici due pericoli arrivati dalle sue parti) con un rinvio ciccato che spalanca la porta al più grande talento messicano in circolazione.
E così si conclude il primo dei quarti di finale di questa Concacaf Champions League con il risultato più atteso: il successo del Pachuca, candidatissimo alla vittoria finale. Questa notte ci sarà la formalità della gara di ritorno tra Arabe Unido e FC Dallas (6-0 per i texani all’andata) e lo scontro tutto messicano tra Pumas e Tigres all’Olimpico Universitario.
