Quando Guillermo Barros Schelotto alla prima sessione di allenamento ha spiegato ai giocatori del Boca Juniors che avrebbe impostato al squadra con il suo classico 4-3-3 tra i giocatori più contenti ci deve essere stato sicuramente il Pachi Carrizo.
L’ex esterno del Rosario Central, tornato dal prestito messicano al Cruz Azul, era rimasto in ombra nella prima parte di semestre sotto la guida del Vasco Arruabarrena che impostava la squadra secondo un modulo privo di veri esterni d’attacco. Nel nuovo schema proposto dal Mellizo invece il Pachi Carrizo è l’elemento perfetto per coprire il ruolo di esterno d’attacco: nel credo dell’ex tecnico del Palermo gli esterni del tridente devono essere giocatori tecnici e brillanti che sappiano creare superiorità numerica e dare ampiezza e profondità alla manovra; e in questi fondamentali Carrizo è perfetto.
Il Pachi ha tutte queste caratteristiche ed oltre a cadere a pennello in questo schema di gioco sembra essere mentalmente motivato e tatticamente maturato dopo l’esperienza fuori dall’Argentina. Nell’uno contro uno quando punta l’avversario è imprendibile, il controllo di palla non è elegantissimo ma con una finta di corpo ti lascia sul posto e va, va veramente. In più in questa seconda esperienza xeneize è perfetto anche nel seguire l’azione e nei movimenti senza palla, un vero jolly d’attacco che ricorda il miglior Pedro dei tempi del Barcellona.
In una squadra che sta giocando senza un centravanti d’area visto l’infortunio di Osvaldo diventa decisivo il ruolo degli esterni che in questa maniera fanno giocare la squadra molto più velocemente. Il gol di ieri del Pachi Carrizo non è solo un piattone appoggiato a porta vuota da due metri ma la finalizzazione di una delle azioni di squadra più belle viste in questo campionato dove ogni giocatore è nel posto giusto, al momento giusto e nella maniera giusta.
Fede Carrizo in tutto ciò è la quadratura del cerchio, il perfetto undicesimo uomo che completa uno schema di gioco in continua evoluzione dove la mano del Mellizo Barros Schelotto comincia a vedersi in maniera importante.
Nella sua partita di ieri ci sono tutti questi ingredienti: corsa, dribbling, tecnica e intelligenza sul campo: una crescita così veloce può stravolgere le prosettive di un talento cristallino pronto a conquistare il cuore della Bombonera.