Osimhen, il tempo è scaduto: lo stallo generato dal mancato trasferimento del calciatore nigeriano non può ostacolare il progetto tecnico del Napoli e così Aurelio De Laurentiis ha accelerato i tempi: l’attaccante ha lasciato il ritiro in taxi e non è stato convocato per l’esordio stagionale, in Coppa Italia, contro il Modena.
Napoli – Modena è una partita che vale tre punti. E il segnale mandato dalla società è stato inequivocabile. La squadra del nuovo allenatore Antonio Conte farà a meno dell’attaccante, fuori dal progetto tecnico. Una scelta draconiana che non avrà conseguenze sul mercato. Romelu Lukaku è un obiettivo da raggiungere, anche se il Chelsea continua a pretendere troppo: 40 milioni è, secondo il Napoli, una cifra troppo esosa per un calciatore che è fuori dai radar del club londinese e ha già un accordo di massima raggiunto con i partenopei. Osimhen avrebbe dovuto finanziare l’operazione, ma la brusca frenata del PSG ha costretto il Napoli a rivedere. Cambia il verbo, non la sostanza: Osimhen ripianerà, con la sua cessione, l’investimento Lukaku. Come? Il Chelsea non lo ha ancora mollato ma la distanza è minima: cinque milioni si possono diluire in qualsiasi formula. L’affare è virtualmente chiuso.
Resta da capire quale sarà il futuro di Osimhen. Oltre al PSG sull’attaccante c’è anche una offerta dall’Arabia Saudita. Chi accontenta per primo il Napoli avrà l’attaccante a prescindere dalla sua volontà. Nel frattempo il Napoli affronterà il Modena con il tridente formato da Raspadori, Politano e Kvara che dovrebbe essere comunque sufficiente per passare il turno. Antonio Conte non ha la minima intenzione di iniziare la stagione con un passo falso, sebbene il mercato continui ad assumere contorni perlomeno opachi. L’idea di ridurre la rosa e, nel contempo, di renderla complessivamente più qualitativa con l’innesto di calciatori medio alti non si è ancora concretizzata.
L’unica soluzione praticabile è quella di mettere la merce in vetrina, sfruttando la Coppa Italia e una sfida sulla carta non impossibile. Dunque non sorprenderebbe se durante il match trovassero spazio e minuti calciatori con la valigia in mano. Allo status quo, resta da trovare una sistemazione per Cheddira che piace al Valencia, all’Espanyol e al Cagliari. Da piazzare anche Mario Rui e Folorunsho. Potrebbe salvarsi Juan Jesus che sta dimostrando impegno, professionalità e grande cultura del lavoro. Quanto basa per uscire dai margini del progetto e stare ancora almeno con un piede all’interno della rosa. Del resto le priorità sono altre: la prima, vendere Osimhen e mettere il prima possibile Romelu Lukaku a disposizione di Conte.
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